In piazza Gae Aulenti a Milano stanno per aprire i battenti gli IBM Studios, una superficie di 4.000 mq all’interno di cui opereranno fino a duemila consulenti. Si occuperanno di Intelligenza Artificiale, blockchain, cloud, Internet degli Oggetti, sicurezza e computer quantistici. Le attività sono tante, ma l’impegno finanziario di IBM in questo progetto è notevole: 40 milioni di euro in 9 anni. L’auspicio è quello che il lavoro svolto in questa struttura possa favorire la trasformazione digitale dell’Italia, facendo leva sulla tecnologia, le competenze e il luogo fisico.

La struttura esterna è realizzata dall’architetto Michele De Lucchi, e consiste in una casa di vetro, per imitare architettonicamente un luogo di respiro internazionale capace di mettere in campo il più alto livello di conoscenza digitale.  Il motore degli IBM Studios sarà le competenza delle persone che vi entreranno. Quelle dei più giovani, da far crescere nel tempo, e quelle dei professionisti, che sono già mature per essere poste al servizio dell’ecosistema nazionale.

Le aree di cui è composta la struttura sono tre: IBM Cloud Garage, Strategy&Design Lab e IBM Client Center. La prima identifica un centro di sperimentazione per lo sviluppo di applicazioni in cloud e, al tempo stesso, una metodologia per combinare approcci innovativi. L’onnipresente cloud, la “nuvola” virtuale in cui risiedono i dati, in questo caso dovrò essere sfruttata per favorire la collaborazione tra diverse figure professionali, fra cui responsabili di prodotto e architetti software. L’obiettivo è sviluppare strategie e prototipi capaci di sfruttare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale.

Strategy&Design Lab, come suggerisce il nome, lavorerà a servizi con un approccio orientato alla progettazione, mescolando scienza, tecnologia e pensiero creativo. L’IBM Client Center invece è l’incarnazione locale di un network europeo composto da 16 strutture. Sarà anche il luogo più popolare e aperto della struttura, che dovrebbe rappresentare un ponte ideale tra tecnologia e ambiente, innovazione e sostenibilità.

Nel commentare l’allestimento del nuovo polo produttivo, Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di IBM Italia, ha spiegato che “viviamo un momento storico senza precedenti in cui le tecnologie esponenziali possono semplificare i processi burocratici, favorire l’efficienza, tracciare i prodotti del made in Italy, offrendo così linfa al rapporto di fiducia con i consumatori. Oggi siamo in grado offrire nuova energia in ogni settore e sostenere il lavoro di qualunque tipo di professionista. E tutto ciò applicando soluzioni di intelligenza aumentata, frutto della collaborazione tra persone e tecnologia”.

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