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Caso Sutter, concessa la semilibertà al “biondino della spider rossa” Bozano: seguirà un programma di volontariato

Il "biondino dalla spider rossa" sta scontando il fine pena mai nel carcere di Porto Azzurro, nel livornese, per l'omicidio della 13enne Milena, rapita e uccisa nel 1971. Ha ottenuto la semilibertà per la prima volta nel 1989. Beneficio sospeso nel 1996 poi richiesto, ma senza esito positivo, nel 2011
Caso Sutter, concessa la semilibertà al “biondino della spider rossa” Bozano: seguirà un programma di volontariato
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Il “biondino dalla spider rossa” è in semilibertà. Lorenzo Bozano, oggi 74enne, che sta scontando l’ergastolo nel carcere di Porto Azzurro, all’isola d’Elba, per la morte della 13enne Milena Sutter, figlia di un industriale svizzero, rapita il 6 maggio 1971 a Genova e il cui cadavere fu ritrovato in mare da due pescatori 14 giorni dopo, potrà uscire durante il giorno, seguito da educatori, e rientrerà in cella per la notte.

A deciderlo il Tribunale di sorveglianza di Firenze dopo la richiesta del legale di Bozano, Francesco Del Pasqua. “Abbiamo presentato un’istanza finalizzata alla misura alternativa della semilibertà ed è stata accolta”, ha precisato l’avvocato dando notizia del provvedimento, spiegando che le ore all’esterno del carcere saranno trascorse “seguendo un programma di volontariato con una cooperativa sociale di Portoferraio” che si occupa di progetti di reinserimento sociale per detenuti. Il difensore aveva esplorato la possibilità di un lavoro, ma anche per l’età di Bozano questa soluzione non è stata praticabile.

Il “biondino della spider rossa” venne arrestato il giorno stesso del ritrovamento del corpo di Milena. In primo grado, nel 1973, venne assolto. La condanna all’ergastolo arrivò al termine del processo d’appello, nel 1975. Divenne definitiva l’anno dopo con la sentenza della Cassazione. Ma nel frattempo Bozano era fuggito. Venne arrestato nel 1979 in Francia, dove viveva sotto falso nome. Le autorità negarono l’estradizione in Italia ma lo espulsero in Svizzera, da dove invece venne trasferito nel nostro Paese. Ha da subito scontato la pena nel penitenziario di Porto Azzurro, ottenendo la semilibertà un prima volta nel 1989, beneficio che gli è stato sospeso nel 1996, dopo essere stato multato dalla guardia di finanza per non aver dichiarato al fisco una parte dei guadagni fatti grazie a un allevamento di polli all’Elba. Nel giugno del 1997, tra l’altro, tentò di molestare una 16enne a Livorno, fatto per il quale fu condannato nel 1999. Nel 2011 il tribunale di sorveglianza ha respinto una nuova richiesta di semilibertà. L’ultima istanza presentata quest’anno, invece, alla fine è stata accolta.

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