Prima la retromarcia sul processo, con la richiesta di negare l’autorizzazione a procedere, poi il silenzio, almeno per ora. “Attendo nel pomeriggio di leggere gli atti che mi riguardano. Di questo tema non parlerò prima del pomeriggio”, ha tagliato corto il vicepremier Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa alla Camera su quota 100 e pensioni. Al contrario, è stato il capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari a pressare l’alleato di governo, il M5s, sul voto al Senato: “Se il M5s votasse a favore dell’autorizzazione a procedere? Una crisi di governo? Vedremo al momento opportuno. Ma un voto a favore sarebbe come disconoscere l’azione dell’esecutivo o quantomeno chiamare in causa tutti i membri del governo. Cosa ci aspettiamo dal M5s? Che appoggi la linea del governo e voti contro l’autorizzazione“.
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