Lino Banfi? Di Maio è sempre alla ricerca del colpo a effetto. Gli consiglio di studiare, di approfondire di più, di metterci un po’ più di testa nelle cose che fa, perché adesso rappresenta l’Italia. Non si può continuare con questa corsa spasmodica sempre al titolo, alla cosa che fa parlare”. Così, ai microfoni de “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus), il deputato Pd Francesco Boccia commenta la nomina dell’attore Lino Banfi a presidente della Commissione Unesco.
Stoccata ai renziani sulla raccolta firme finalizzata al referendum abrogativo sul reddito di cittadinanza: “Penso che sia una grande sciocchezza non solo parlare di referendum sul reddito di cittadinanza, ma anche pensare di raccogliere le firme. Io sicuramente non le raccoglierò. Si può essere d’accordo o meno sul modo in cui è stato strutturato il reddito di cittadinanza, ma sul fatto che bisognasse farlo non penso ci siano italiani contrari. La verità è che nel Pd c’è una lenta transizione che sarà accelerata il 3 marzo. Il Pd ha bisogno di capire come si supera questa fase di renzismo“.
E aggiunge: “Giachetti un cavallo di Troia di Renzi? Sì. E’ una scelta comprensibile. Basterebbe dirlo. La cosa che non va quando si fa politica è nascondersi dietro strategie. Giachetti è chiaramente il candidato di Renzi e della Boschi, sta sostenendo la tesi che hanno fatto tutto bene e bisogna insistere sulla linea di questi anni. Il progetto di Carlo Calenda? Lo sforzo va sostenuto, in quel manifesto ci sono scritte cose di buon senso che solo chi vuole uscire dall’Europa potrebbe non sottoscrivere”.

Articolo Precedente

Migranti, Salvini: “Prove di contatti tra Ong e trafficanti. Nel 2019 più espulsioni che arrivi”

next
Articolo Successivo

Referendum propositivo, Forza Italia vs M5s: “Vuole sostituire Aule con Rousseau. Lega in silenzio, corresponsabile”

next