La sua candidatura è spuntata all’ultimo minuto giovedì 17 gennaio, a otto giorni dall’inizio del primo congresso nazionale di +Europa. Oltre al coordinatore nazionale Benedetto Della Vedova, a Marco Cappato e Alessandro Fusacchia, per la segreteria della lista di Emma Bonino che si appresta a diventare partito correrà anche Paola Renata Radaelli. Un nome sconosciuto ai militanti della formazione europeista e, stando al cv, vicino alle posizioni salviniane più che a quelle liberali di +Europa. Nel frattempo il movimento ha registrato un boom di iscrizioni anomalo: 2mila nuova tessere nelle ultime due settimane, che hanno portato il totale a 5mila. Dalle verifiche fatte finora non sono risultati acquisti in blocco di dimensioni tali da suscitare sospetti, ma è inevitabile pensare a un legame con la candidatura a sorpresa. Tanto che c’è chi teme una specie di “opa ostile” sul partito nascente, per quanto da +Europa neghino che l’ultima arrivata abbia qualche chance di essere eletta segretaria.

Presidente dell’Unione nazionale vittime, che si definisce “a difesa delle vittime di reati violenti” e sostiene la nuova legge sulla legittima difesa cara al leader leghista, Radaelli è stata candidata con La Destra di Francesco Storace alle elezioni comunali di Genova del 2012. E’ anche nel direttivo nazionale di Cultura identità, associazione che, si legge sul sito, “ha come scopo la difesa, la promozione e la diffusione dell’Identità italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico” e punta tra il resto a “liberare la cultura dal regime di menzogne del politicamente corretto, dalle soggezioni conformiste della lobby radical chic e dalla globalizzazione dei cervelli“, “italianizzare” incentivando “il ritorno in Patria degli intelletti italiani dispersi all’estero per costrizioni economiche”, “riordinare” ricominciando “dall’ovvio, dal normale, dall’ordine naturale delle cose” il che comprende il rifiuto del “finto umanitarismo livellatore, eterofobico”.

La lista “In Europa sì, ma non così“, che appoggia la sua candidatura, è guidata da ​Gerardo Meridio, coordinatore nazionale del movimento Mir di Giampiero Samorì, imprenditore e banchiere modenese che nel 2012 si candidò alle primarie del Pdl. Il programma ha come primo punto “l’accesso al credito per i giovani e le imprese minori”, seguito dalla “modifica dell’art.111 della Costituzione sul giusto processo introducendo il principio che la legge garantisce i diritti e le facoltà delle vittime” e da misure per “assicurare ai giovani meritevoli ma impossidenti i migliori percorsi scolastici, per garantire l’affermazione del principio meritocratico funzionale al miglioramento della società Europea”. Tutte priorità che compaiono anche nel “documento politico” dell’aspirante segretaria di +Europa.

Nel listino collegato alla candidatura di Radaelli ci sono la ex coordinatrice di Centristi per l’Europa nel Levante ligure Simonetta Cozzani, la ex coordinatrice del Mir a Benevento Anna Maria Pedicini, l’ex componente del Dipartimento nazionale cultura di Forza Italia Ettore Guido Basiglio Ribaudo, l’esponente del Movimento Nazionale per la Sovranità Candida Pittoritto.

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