Al Consumer Electronic Show di Las Vegas esordiscono due importanti novità nell’ambito dei visori per la realtà virtuale. Se ne parla da anni e ci sono molti prodotti in circolazione, ma nonostante le molte migliorie messe a punto degli anni, c’è ancora ampio margine di miglioramento. Un ulteriore passo avanti lo fanno il Vive Cosmos e il Vive Pro Eye presentati da HTC.

Evoluzioni di prodotti già in vendita, queste due soluzioni presentano due novità importanti. La prima riguarda il Vive Pro Eye, che si afferma come il primo visore per la realtà virtuale con il tracciamento degli occhi. In pratica capisce in quale direzione sta guardando l’utente. Partendo da questo dato, la tecnologia denominata “rendering foveated” gestisce le immagini di conseguenza. In buona sostanza vengono visualizzare immagini molto dettagliate nel punto in cui si guarda, mentre nelle aree periferiche il livello di dettagli si abbassa così da utilizzare minore potenza grafica. L’utente vivrà comunque un’esperienza immersiva, ma servirà meno potenza di elaborazione e ci sarà un minore impatto energetico.

Mancano molti dettagli per poter valutare nel complesso le prospettive di questa novità. Per il momento possiamo limitarci a osservare che, sulla carta, una soluzione di questo tipo potrebbero essere un primo passo verso la totale indipendenza dei visori dall’elaborazione hardware esterna.

Il Vive Cosmos, il secondo visore, integra invece due videocamere frontali e controller di nuova generazione per la rilevazione del movimento. Stando alle dichiarazioni ufficiali, questo significa che il visore riuscirà a “capire” i movimenti di testa e corpo senza bisogno di sensori appositi disseminati per la stanza. Un grande passo avanti rispetto al suo predecessore, ma non abbastanza per avere un prodotto “stand-alone”: necessita comunque del collegamento al PC.

Per rispondere alle numerose domande lasciate in sospeso dalla presentazione di HTC dovremo attendere aprile, quando arriverà in commercio il Vive Pro Eye, e una data non meglio precisata “entro fine 2019” per il Cosmos. Anche i prezzi non sono stati rivelati.

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