Sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Belluno una decina di studenti, appartenenti ad una classe di un istituto tecnico di Feltre, protagonisti di ripetuti scherzi e altri eccessi contro una loro professoressa. Invano protetta dalla scuola, la donna, anziché chiedere aiuto al preside, ha scelto, nella primavera scorsa, di rivolgersi alla locale stazione dei carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti. Contro i giovani, tutti di età intorno ai 16 anni e interrogati dal magistrato pochi giorni prima di Natale, è stato contestato il reato di interruzione di pubblico servizio.

Secondo quanto appreso dagli investigatori tra le intemperanze subite dall’insegnante, una docente di chimica, ci sarebbe l’uso di un linguaggio indecoroso e ironico e, in più circostanze, il lancio di palle di carta o l’applicazione di materiale adesivo sugli oggetti di uso comune per l’insegnamento, compresa la sedia della cattedra. I ragazzi, richiamati più volte dal personale dell’istituto, erano stati anche sottoposti a misure disciplinari, ma questi comportamenti erano continuati. L’insegnante è stata trasferita ad un altro istituto. La chiusura delle indagini da parte della magistratura è prevista entro la fine del mese di gennaio.

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