Se state valutando l’acquisto di un monitor, questo articolo vi interesserà. Abbiamo provato per voi il Philips 349P7FUBE, un monitor da 34 pollici che si è dimostrato molto buono sia per lavorare che per lo svago. Online si può acquistare a circa 760 euro, una cifra alta, ma che guardando al rapporto fra prezzo e dotazione si rivela una delle migliori in circolazione.

Parliamo infatti di un prodotto che di fatto offre tutto ciò che si potrebbe desiderare da un modello in questa fascia di prezzo. Ha un rapporto di forma di 21:9, quindi è un rettangolo molto allungato, quasi privo di cornici. Riproduce colori fedeli, un elevato contrasto, e dispone di una docking station USB di tipo C che permette – tra le altre cose – di ricaricare notebook e altri dispositivi sulla scrivania. La frequenza di aggiornamento di 100 Hz è ottima per lavorare e riprodurre contenuti multimediali. Va bene anche per giocare, se non siete giocatori molto esigenti e incalliti.

Il primo requisito per portare a casa questo monitor è avere una scrivania piuttosto grande. Misura infatti 810 x 621 x 311 mm. Il design non è particolarmente originale, a parte la curvatura del pannello. Il sostegno, pur se un po’ ingombrante, assicura molta stabilità e consente di regolare il monitor in altezza di ben 180 mm e in inclinazione da -5 a 20 gradi. Per ovvi motivi non è possibile posizionare questo modello in verticale.

Ottima la dotazione di porte di connessione, che include una HDMI 2.0, una DisplayPort 1.2, una porta USB-C con output di 60 Watt, abbastanza per ricaricare la maggior parte dei portatili e dei tablet con questa porta. Per ricaricare lo smartphone ci sono invece tre porte USB 3.0. Se non avete altoparlanti esterni, potrete comunque sentire i suoni con quelli integrati da 5 Watt ciascuno, posizionati su ambo i lati.

La qualità del pannello è molto buona. Ha una diagonale utile di 34 pollici e una risoluzione di 3.440 x 1.440 pixel. Ottimo il tempo di risposta di 4 millisecondi (più il valore è basso, migliore è la prestazione), che è un valore tipico dei monitor da gioco. La frequenza di aggiornamento di 100 Hz indica che l’immagine viene aggiornata 100 volte al secondo: un valore ottimo per lavorare e vedere film e video. I monitor da gaming puntano a valori più alti, da 144 a 155 Hz.

Un aspetto che potrà piacere molto ai professionisti della grafica è il contrasto, che raggiunge il valore di 3000:1, ben più alto del tradizionale 1000:1 di molti modelli in circolazione. In sostanza vedrete immagini più piacevoli. Buona, ma non impressionante, la luminosità massima di 300 candele al metro quadro. Nelle prove abbiamo appurato che, valori a parte, questo monitor offre un’ottima visibilità anche in condizioni di luce ambientale intensa, grazie a un efficace trattamento anti riflesso, che su un monitor curvo è immancabile.

Se non siete abituati a usare un monitor così grande, dovete mettere in conto che all’inizio vi sentirete un po’ spaesati. Come tutti i modelli in 21:9 offre un’ampia area di lavoro, ma la maggior parte dei contenuti non si potrà visualizzare a schermo pieno. Questo può essere uno svantaggio come un vantaggio. Non è piacevole guardare un film da Netflix perché si vedrà un’ampia porzione di bande nere su tutti e quattro i lati. Però lavorando potrete tenere aperte due applicazioni affiancate (per esempio il browser e Word), con ampio spazio a favore di entrambe. Eccelso anche l’angolo di visione: potete anche sedere in tre davanti allo schermo e vedrete comunque colori corretti e scritte chiaramente leggibili.

Pensando ai giochi, la risoluzione non impone di avere un computer particolarmente potente: potrete usare questo Philips anche con notebook come il MacBook, senza problemi. Tuttavia è da precisare che manca il Freesync, ossia la funzione che permette di sincronizzare la frequenza delle immagini che appaiono sul monitor e quella delle stesse generate dalla scheda video. Abbiamo passato alcune ore a giocare con F1 2018 e Assassin’s Creed Odissey, a piena risoluzione con dettagli alti, e non abbiamo notato artefatti grafici. 100 Hz sono stati sufficienti per vedere le immagini susseguirsi in maniera fluida, con evidenti migliorie rispetto a quanto si ottiene con i monitor a 75 Hz, o ancora peggio con quelli a 60 Hz.

Gli altoparlanti si comportano bene, ma l’orientamento in diagonale nella parte posteriore rende la percezione strana. L’audio nel complesso non è male, ma sicuramente degli altoparlanti esterni dedicati garantiscono una riproduzione più piena e ricca.

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