Bosnia ed Erzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia, Liechtenstein. Evitate le insidie Germania e Danimarca. Un girone J abbordabile quello sorteggiato, al Convention Centre di Dublino, per l’Italia di Roberto Mancini in vista dell’Europeo del 2020. Le qualificazioni si svolgeranno tra marzo e novembre 2019 e vedranno la Bosnia di Dzeko e Pjanic come la rivale più temibile per gli azzurri. Insidie potrebbe riservare anche la Grecia, che però non sta vivendo il suo miglior periodo calcistico. Sulla carta più modeste sono Finlandia, Armenia e Liechtestein che non dovrebbe creare particolari problemi.

“È stato un buon sorteggio, tutti volevano evitare la Germania, quindi è andata bene” commenta il ct dell’Italia, Roberto Mancini, a Raisport, dopo le urne di Dublino per le qualificazioni: “La Bosnia è un’ottima squadra, con giocatori forti, che conosciamo. Non sarà una partita semplice, ma va bene. Sulla carta è un buon girone, ma le partite comunque vanno giocate e vinte“. Tra le avversarie più insidiose capitate agli azzurri appunto la Bosnia e la Grecia.

I bosniaci sono trascinati da due giocatori che conoscono bene il calcio italiano: Pjanic e Dzeko. Nel 2016 la Bosnia fallì l’accesso alla fase finale della competizione europea per nazioni dopo gli spareggi contro l’Irlanda. Due anni prima, in Brasile, arrivò invece la prima qualificazione nella loro storia a un mondiale. La Grecia invece, dopo gli ottavi raggiunti nel mondiale del 2014, sta vivendo una fase di appannamento che l’ha costretta a rinunciare sia a Euro 2016 che a Russia 2018. Nella Uefa Nations League la squadra ellenica, allenata dal tecnico Anastasiadis, ha totalizzata due vittorie e due sconfitte.

Nel nostro gruppo anche l’Armenia, capitanata dal ex giocatore di Manchester United, attualmente all’Arsenal, Henrikh Mkhitaryan, la Finlandia, nazionale al 58° posto nel ranking Fifa (la peggiore delle scandinave)e il Liechtenstein dove gioca il calciatore dell’Empoli Buchel.

Per la prima volta nella storia dell’Europeo accederanno alla fase finale 24 nazionali. Le prime due classificate dei dieci gironi e I quattro rimanenti posti saranno decisi da spareggi, a cui accederanno le vincitrici delle leghe di Uefa Nations League, determinate da un mini torneo a 4 nel quale le squadre di ogni singola lega (4 di A, 4 di B, 4 di C e 4 di D) si sfideranno in una gara secca di semifinale e una di finale. Nel caso in cui tra queste 16 squadre, come è possibile, vi sia qualcuna già qualificata accederà agli spareggi la squadra subito dietro in un ranking stilato dalla Fifa che comprende vari parametri come posizione nel girone, ai punti totalizzati, alla differenza reti, ai gol segnati.

Un evento che per la prima volta vedrà più città europee teatro delle partite della rassegna continentale. Tra queste: Glasgow, Dublino, Copenaghen, Budapest, Bucarest, Bruxelles, Bilbao e Amsterdam, dove si terranno tre partite della fase a gironi e un ottavo di finale. A San Pietroburgo, Monaco, Baku e Roma invece si giocheranno tre partite della fase a gironi e un quarto di finale. Infine a Londra si svolgeranno le due semifinali e la finale. Altra curiosità: non ci sarà un logo unico, ma ogni città avrà il suo. Al momento svelato solo quello di Londra: il Tower Bridge.

I gironi:

Girone A: Inghilterra, Repubblica Ceca, Bulgaria, Montenegro, Kosovo

Girone B: Portogallo, Ucraina, Serbia, Lituania, Lussemburgo

Girone C: Olanda, Germania, Irlanda del Nord, Estonia, Bielorussia

Girone D: Svizzera, Danimarca, Irlanda, Georgia, Gibilterra

Girone E: Croazia, Galles, Slovacchia, Ungheria, Azerbaigian

Girone F: Spagna, Svezia, Norvegia, Romania, Isole Faroe, Malta

Girone G: Polonia, Austria, Israele, Slovenia, Macedonia, Lettonia

Girone H: Francia, Islanda, Turchia, Albania, Moldavia, Andorra

Girone I: Belgio, Russia, Scozia, Cipro, Kazakistan, San Marino

Girone J: Italia, Bosnia ed Erzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia, Liechtenstein

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