Il format è nato in Francia e la Endemol lo ha importato su Rai3. Si chiama Alla Lavagna! e va in onda alle 20.20 dal lunedì al venerdì. Il set è una classe e dai banchi i bambini – dai 9 ai 12 anni – interrogano politici, giornalisti e personaggi famosi del mondo dello spettacolo. Il primo ospite: Matteo Salvini, ministro dell’Interno. Lo stesso che ieri aveva detto di non avere visto il film sugli ultimi giorni di Stefano Cucchi (oggi proiettato alla Camera) perché ha poco tempo per andare al cinema, trova il tempo per essere il protagonista che inaugura il nuovo format di Rai3. Una trasmissione che ha lasciato increduli tanti utenti sui social, stupiti dalla scelta dell’ospite (e delle domande) e dall’immagine per lanciare il programma. Tanto da parlare di puntata (qui) da Minculpop e Istituto Luce.

L'”interrogazione” di Salvini – Le domande spaziano dai calzini (gli chiedono se davvero indossasse quelli del Milan durante il giuramento da ministro) alle fake news e al significato della parola “sovranismo”. Domande curiose vista l’età dei bimbi. Sono così svegli e intraprendenti questi piccoli? Non proprio. “Il programma – ricorda Repubblica – è in realtà un format ferreo. Viene venduto come i politici e altri vip che vanno allo sbaraglio di fronte ai bambini, in realtà è super-costruito e super-montato – a meno di non credere che un ragazzino di dieci anni di sua iniziativa chieda a Salvini di andare alla lavagna, scrivere la parola ‘sovranismo’ e spiegarla”. La risposta: Salvini paragona l’Europa a 27 (post Brexit) ai bimbi che ha davanti. “In questa classe si discute – dice – ma a decidere su quale materia impegnarsi e fare i compiti siete voi”. E che bisogna ascoltare tutti ma ognuno alla fine deve scegliere per sé.

I bimbi gli chiedono anche se lui sia razzista: “No, tutt’altro. Razzista significa sentirsi superiore a qualcuno in base a dove sei nato, al colore della pelle, al tuo lavoro, alla tua ricchezza. Io non mi sento superiore a nessuno. Siamo tutti uguali, ognuno con le sue identità, ma voglio che tutti rispettino le regole anche in classe”. E poi qualche consiglio sparso: “Qualche bugia scappa, però voi leggete tanto”, “se scappa una copiatina ci sta, ma pensate sempre con la vostra testa”, “studiate il giusto eh? Tanto ma non troppo”. Spiega che il ministero della Famiglia è stato creato per “aiutare a riempire queste classi di bambini”, e a quelli presenti chiede se siano figli unici o se abbiano fratelli e quanti. Aggiunge che al sud adesso si sente accolto (“Fino a qualche anno fa ci andavo poco e se non ci si conosce non ci si può volere né bene né male. A Salerno e Milano i problemi sono gli stessi” e quindi, continua, sentirmi a casa anche “a Salerno, Catania, Bari e Viterbo mi dà gioia”).

Le polemiche sui “particolari” – In rete tanti utenti sottolineano come i bambini siano stati strumentalizzati per fini politici e parlano di puntata da “Istituto Luce”. Mettendo in evidenza tre particolari della foto usata per il debutto del format, a sua volta ripresa anche dai canali social del “Capitano” (che dedica ben tre post alla trasmissione sulla sua pagina Facebook). Il primo: la bambina di colore felice e sorridente di fianco a Salvini. La seconda: la scritta “sovranismo” sullo sfondo. E la terza: quel bambino serio con la maglietta rossa che non si unisce compatto al gruppo e rimane all’estrema sinistra, un po’ in disparte (questo solo nel fermo immagine: nel registrato il bimbo si avvicina subito agli altri compagni). Un’immagine che rimbalza su twitter e che il social media manager di Salvini, Luca Morisi, riposta sui social con uno sfottò: “È il nipote di Martina!”.

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