Chi ricopre incarichi di governo e fa politica non dovrebbe mai parlare di giornali e di giornalisti. Quindi, questi insulti sono da respingere, perché indecenti e inqualificabili. Però anche noi giornalisti dobbiamo fare qualche autocritica”. Così a Non è l’arena (La7) Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, commenta le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, e dell’ex parlamentare M5s, Alessandro Di Battista. E puntualizza: “Non possiamo dire che noi giornalisti abbiamo fatto tutto bene sul caso Raggi. E questo non giustifica affatto gli insulti. E’ stato giusto seguire la cronaca giudiziaria e criticare la sindaca di Roma per la sua gestione della città, ma ricordiamo che le sono stati attribuiti amanti, le sono state dedicate titoli sessisti, le sono state attribuite notizie non verificate e false, come l’imminente arresto e richieste di patteggiamento, sono state mostrate sui siti foto di sue borsette da 100 euro dicendo che erano di Hermès e che costavano 9mila euro. Ebbene, lì non abbiamo fatto bene il nostro mestiere”.
Gomez chiosa: “Se noi giornalisti non facciamo bene il nostro lavoro, i giornali non li vendiamo. Noi non dobbiamo avere paura delle minacce e degli insulti dei politici di turno, che li hanno sempre fatti. Dobbiamo invece temere il giudizio dei lettori, che in questi ultimi anni non è stato positivo per la nostra categoria”.

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