A 24 anni è stato preso a schiaffi e pugni, poi buttato a terra. Ha sbattuto violentemente la testa ed è stato trasporto in ospedale, dove è tuttora ricoverato. È il racconto dell’ennesima aggressione subita da un arbitro per una partita di calcio dilettantistico. Questa volta è successo a Roma, dopo il match di Promozione tra Virtus Olympia San Basilio e Atletico Torrenova di domenica. E l’Associazione italiana arbitri, con il suo presidente Marcello Nicchi, ha deciso di dire basta: “Questa settimana l’Aia non invierà direttori di gara ai campi di gioco per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti del Lazio“. In pratica, non si gioca.

Sull’episodio avvenuto al campo sportivo “Francesca Gianni” di via Casal di San Basilio indagano intanto i carabinieri. Secondo la ricostruzione de La Gazzetta dello Sport, la vittima dell’aggressione è Riccardo Bernardini, giovane fischietto della sezione di Ciampino. Il 24enne, stando ai primi accertamenti dell’Arma, è stato picchiato da due tifosi della squadra di casa arrabbiati perché gli ospiti avevano vinto 2-3 in rimonta, dopo l’espulsione di due giocatori della Virtus. Lo hanno raggiunto negli spogliatoi, colpito con schiaffi e pugni e poi scaraventato a terra. Prognosi: dieci giorni.

L’Associazione degli arbitri parla di “ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro”, specialmente nel Lazio, “regione dove si sono registrati già otto casi dall’inizio della stagione sportiva”. “Dopo questo ennesimo ed increscioso episodio – prosegue il comunicato -il presidente Nicchi annuncia una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti ma anche dell’opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio. Pertanto, questa settimana l’Aia non invierà direttori di gara ai campi di gioco per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti del Lazio. Si valuteranno nuove e analoghe iniziative al verificarsi di ogni ulteriore episodio di violenza grave”.

“Della situazione generale annosa e dell’iniziativa in particolare sono stati informati il presidente federale, il presidente della Lega nazionale dilettanti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per lo Sport”, conclude il comunicato dell’Aia. “C’è una cultura da cambiare e adotterò una serie di provvedimenti“, ha risposto il presidente Figc, Gabriele Gravina. “L’appello della mamma di questo ragazzo e di tutti gli arbitri aggrediti non resteranno inascoltati – ha promesso – Ci saranno dei provvedimenti, quelli che si fanno carico di queste violenze non possono far parte del nostro mondo”.

Chiamato in causa, ha commentato l’episodio anche il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: “Ogni anno subiscono aggressioni circa 500 giovani arbitri nei campionati dilettantistici e giovanili. Basta violenza, lo sport è competizione e amicizia, le aggressioni sono vergognose e inaccettabili”. “Ne abbiamo parlato con il ministro dell’interno e già domani (martedì, ndr) incontreremo, se lui fosse disponibile, il presidente degli arbitri Nicchi”, ha aggiunto Giorgetti. Circostanza confermata anche dallo stesso Matteo Salvini dopo una telefonata con Nicchi: “Domani vedrò il presidente degli arbitri”.

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