“L’irrobustimento delle voci espressive di identità e realtà rappresenta un servizio reso alla intera comunità della Repubblica: il pluralismo e la libertà delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione”. Lo scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio al Sir (Servizio d’informazione religiosa), l’agenzia di stampa dei vescovi, in occasione dei trent’anni dalla sua fondazione.

Parole che arrivano a un giorno di distanza dall’attacco rivolto al quotidiano la Repubblica dal Movimento 5 stelle, che sul proprio blog ha accusato il giornale diretto da Mario Calabresi di parzialità. “Comprare Repubblica equivale a finanziare il Pd. Meglio darli in beneficenza”, ha scritto il partito di Luigi Di Maio. Due fine settimana fa, dal palco della manifestazione Italia 5 Stelle, il fondatore del movimento Beppe Grillo aveva attaccato la figura del capo dello Stato, sostenendo che fosse necessario un ridimensionamento dei suoi poteri.

“In questo spirito – aggiunge Mattarella rivolto al Sir – desidero esprimere l’augurio che il vostro lavoro continui ad essere un contributo importante a una corretta informazione, basata sul rispetto reciproco e sulla affermazione dei diritti della persona e delle comunità, valori su cui si fonda la nostra convivenza”.

In tre decenni di vita, prosegue il presidente della Repubblica, “l’agenzia di stampa Servizio informazione religiosa si è conquistata, da parte degli operatori dell’informazione e dell’intera società italiana, rispetto e credibilità nell’esercizio della sua missione di veicolare nel vasto mondo dei media, vecchi e nuovi, l’informazione relativa alla Chiesa cattolica italiana e la osservazione delle vicende del Paese nel solco del giornalismo di ispirazione cristiana”.

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