Manovra e bocciatura della Commissione Europea? Secondo me, il dialogo con la Ue, di fatto, non ci può essere anche perché dall’altra parte c’è una commissione che aveva bocciato questa manovra prima ancora che fosse partorita”. Sono le parole del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, ospite di Coffee Break, su La7. E aggiunge: “C’è questo Moscovici che evidentemente prova una sorta di perversione e di godimento nell’attaccare sistematicamente l’Italia. Poi bisognerebbe anche raccontare chi sia questo Moscovivi. E’ uno che quando era ministro delle Finanze in Francia ha fatto più danni della grandine, è uno che ha confuso fascismo con comunismo quando se l’è presa con l’europarlamentare leghista Ciocca. Non c’entra niente col fascismo, l’unico precedente della scarpa fu di Kruscev. La vera risposta al problema, in realtà, è data dalle agenzie di rating, dallo spread, dai mercati, perché il governo può anche dire di tirare dritto per rispettare le promesse della campagna elettorale. Ma se lo spread va a 320, poi a 350, poi a 400, ne devi prende atto”.

Scanzi si sofferma poi sulle forze politiche di governo: ““Populista” non vuol dire niente, perché ha un’accezione negativa. Significa parlare alla pancia del Paese, ma vuol dire anche una cosa che deve caratterizzare un politico: avere il contatto con la realtà, sentire veramente cosa pensano le persone, mischiarsi a esse, parlare nelle piazze. E questo lo hanno sempre fatto Lega e M5s e guarda un po’ adesso sono al potere. Orfini e Gasparri attaccano il governo, ma loro sono due politici per cui, se facessero oggi un comizio, andrebbero a sentirli 7 persone. Forse loro stessi non si ascolterebbero da soli. Quindi, centrodestra e centrosinistra devono capire che ci sono due forze, come Lega e M5s, che sentono l’umore del Paese, ed esistono altre forze che, al massimo, parlano a se stesse”.

E sui dem osserva: “E’ vero che parte del Pd ha cercato anche di ascoltare le periferie, però soprattutto da Renzi in poi il Pd è stato ipervotato al Parioli di Roma, ma le periferie le ha completamente schifate. Anche a Milano è votato nei quartieri bene, ma viene schifato nella periferia”.

Nel finale, il giornalista rivolge una domanda a Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista: “Rizzo ha ragione nell’insistere sulla necessità di una forza di sinistra, ma io domando: perché abbiamo Salvini al Viminale, un governo che sembra spostarsi a destra, nonostante il M5s abbia raccolto i voti di delusi dalla sinistra, e non c’è niente di niente della sinistra radicale? LeU è praticamente scomparso, Potere al Popolo non va oltre il 2% e riesce anche a litigare con Rifondazione Comunista. Cosa aspetta la sinistra per rinascere se ha pure Salvini al Viminale? O son morti del tutto, e allora stacchiamo la spina, oppure forse è un problema di persone”.

E il politico risponde: “Non nasce nulla perché purtroppo mancano proprio i fondamentali della sinistra”.

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