Un cavalcavia mai collaudato a rischio crollo in pieno asse attrezzato, il raccordo che collega Pescara e Chieti. Il prefetto di Chieti, Antonio Corona, ha convocato una riunione d’urgenza con tutti i soggetti istituzionali interessati allo stato di salute di questo viadotto contiguo al casello autostradale A14 di Dragonara, e che è interdetto al traffico da ben 6 anni.

“Questo cavalcavia non è mai stato collaudato. Sono state commissionate dal Consorzio tre perizie, nel 1999, nel 2003 e nel 2012, che hanno attestato sempre la pericolosità del manufatto, a rischio crollo”, si legge in una lettera pubblicata dal quotidiano Il Centro e inviata da Camillo D’Angelo, presidente del collegio dei liquidatori del consorzio industriale Val Pescara, all’Anas. Spetterebbe al consorzio, oramai fallito, la gestione e la manutenzione del ponte pericolante; solo che non ha più fondi. Gli altri diciotto cavalcavia, invece, sono tutti stati ‘trasferiti’ sotto la competenza dell’Anas, a cui fanno capo anche i 15 chilometri dell’intero asse attrezzato, che non ha pedaggi. Sul problema, D’Angelo avrebbe scritto all’ente nazionale per le strade già altre due volte l’anno scorso, nel primo caso senza ricevere risposta.

“Il cavalcavia stradale di scavalco al Raccordo Autostradale n.12 Chieti-Pescara (l’asse attrezzato) non è di competenza Anas, bensì del Consorzio di sviluppo industriale della Val Pescara – replica l’ufficio stampa nazionale dell’Anas al Ilfattoquotidiano.it – Detto consorzio, in data 22 dicembre 2017, ci ha chiesto un intervento teso alla messa in sicurezza del manufatto, al fine di scongiurare l’eventuale chiusura della viabilità sottostante (di competenza Anas) in caso di segnalazioni di pericolo”. E così “l’Anas, benché non competente sul manufatto, ha effettuato nell’immediato interventi urgenti e indifferibili per incrementare i livelli di sicurezza del cavalcavia, interventi mai eseguiti in precedenza né dal Consorzio né da altro ente o amministrazione quale lo stesso Comune di Chieti, configurandosi quale viabilità comunale al servizio di un’abitazione”. Tutto questo, spiega ancora l’Anas, “esclusivamente per preservare la sicurezza degli utenti della strada sottostante interferente”, che è di sua pertinenza.

“L’asse attrezzato è un’arteria percorsa ogni giorno da migliaia di cittadini. Non è accettabile tutta questa indifferenza da parte delle istituzioni competenti. Ritengo gravissimo che da quasi venti anni quel ponte sia rimasto lì senza interventi adeguati di manutenzione o messa in sicurezza”, protesta Daniela Torto, deputata abruzzese del M5S. Intanto il cavalcavia, ponte mai collaudato, resta chiuso alla circolazione.

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