Un indiano di 40 anni è stato ferito da tre pallini esplosi verosimilmente con un’arma ad aria compressa da un’auto in corsa. L’uomo, un bracciante agricolo regolare, era in sella alla sua bici su via Pontina, all’altezza di via Badino Vecchia, nei pressi di Terracina, quando è stato centrato dai proiettili: ha riportato lievi abrasioni all’addome ed è stato giudicato guaribile in due giorni. Il 40enne ha denunciato il fatto ai carabinieri della compagnia di Terracina. Sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e risalire ai responsabili.

Negli ultimi mesi l’uomo ha partecipato a progetti e seguito diversi incontri sul diritto al lavoro organizzati dalla cooperativa In Migrazione, che sul territorio si impegna nella lotta al caporalato, piaga che affligge il territorio pontino, dove i membri della comunità indiana sotto spesso sottoposti a sfruttamento lavorativo. L’operaio aveva più volte incontrato i responsabili dell’organizzazione così da non finire nella rete dello sfruttamento. Il bracciante regolare, stava rientrando dal lavoro quando è stato colpito dai proiettili.

E’ il terzo episodio in pochi mesi in provincia di Latina. L’11 luglio alcuni colpi erano stati esplosi da una pistola ad aria compressa contro due giovani migranti nigeriani a Latina Scalo. Anche in quel caso i colpi erano partiti da un’auto in transito contro i due stranieri, due richiedenti asilo ospiti di un centro di accoglienza che erano in attesa dell’autobus. Pochi giorni dopo, il 16 luglio, i carabinieri avevano identificato e denunciato tre 23enni della zona con l’accusa di lesioni con finalità di discriminazione razziale.

L’ultimo caso risale a pochi giorni fa. Il 16 agosto un 50enne originario del Camerun con regolare permesso di soggiorno era stato colpito a un piede da un piombino sparato da una finestra, ad Aprilia. I carabinieri hanno denunciato per lesioni aggravate tre amici: un 19enne e due minorenni di 16 e 17 anni.

Episodi di violenza e intolleranza – Sono 14 i casi di aggressioni nei confronti di migranti registrati negli ultimi due mesi e mezzo. Aggressioni che manifestano quasi sempre le stesse dinamiche: i migranti vengono aggrediti con armi come pistole ad aria compressa, scacciacani o pistole per soft air, e spesso i colpi sono sparati da mezzi in corsa. Il bilancio è di un morto e 13 feriti.

11 giugno, Caserta – Tre ragazzi, a bordo di una Panda, sparano a due immigrati di origine malese con una pistola ad aria compressa: uno dei due rimane ferito all’addome.

20 giugno, Napoli – Uno chef maliano di 22 anni, da anni in Italia, viene colpito alla pancia con dei piombini sparati da un’auto in corsa.

2 luglio, Forlì – Una donna nigeriana è avvicinata da un motorino e ferita a un piede con una pistola da soft air.

5 luglio, Forlì – Un ivoriano di 33 anni viene colpito mentre è in bicicletta: uno sparo da un’auto che lo affianca e fugge. Probabilmente il responsabile è lo stesso dell’aggressione alla donna nigeriana di qualche giorno prima.

17 luglio, Roma – Una bimba rom di 14 mesi viene gravemente ferita alla schiena da un colpo di pistola ad aria compressa mentre è in braccio alla madre. Ad esplodere il colpo un 59enne romano, ex funzionario del Senato, che a sua discolpa ha dichiarato: “non volevo colpirla”.

26 luglio, Cassola (Vicenza) – Un operaio capoverdiano di 33 anni viene centrato da pallini mentre si trova su un ponteggio. A sparare dal suo balcone di casa è un 40enne che alle autorità dichiara di aver “mirato a un piccione”.

26 luglio, Caserta – Due ragazzi in motorino colpiscono al volto, con una pistola ad aria compressa, un giovane migrante proveniente dalla Guinea.

26 luglio, Partinico (Palermo) – “Sporco negro, torna al tuo paese” così un senegalese di 19 anni viene insultato e poi picchiato mentre serve ad un bar.

29 luglio, Aprilia – Un marocchino di 43 anni muore dopo essere stato picchiato da tre cittadini del posto. L’uomo, creduto un ladro – e nella sua auto vengono trovati degli arnesi da scasso – era stato prima inseguito in auto dai tre e raggiunto dopo essere uscito fuori strada.

3 agosto, Pistoia – Un 23enne originario del Gambia viene insultato – “sporco negro” – e poco dopo aggredito con uno o due colpi, probabilmente sparati da una scacciacani.

15 agosto, Partinico (Palermo) – Un gruppo di immigrati, in attesa del pulmino che li riporti nella comunità che li ospita, viene insultato e picchiato.

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