Giulia le è sfuggita di mano e Lorenzo ha cercato di riprenderla, mentre la mamma ha tentato di inseguirli per salvarli prima che arrivasse il treno. Non ci è riuscita, Simona Dall’Acqua, ed è stata colpita anche lei dal convoglio partito da Reggio Calabria e diretto a Catanzaro Lido.

Secondo gli investigatori è questa la ricostruzione dell’incidente avvenuto nel pomeriggio di mercoledì a Brancaleone, nel Reggino, costato la vita ai due bambini, di 6 e 12 anni. La loro madre, 49 anni, è in coma dopo aver riportato fratture multiple al cranio e agli arti e le sue condizioni vengono definite “gravissime” dai medici.

La piccola Giulia, affetta da una forma di autismo, mentre il gruppo attraversava i binari per raggiungere il mare, è sfuggita di mano alla madre lungo la linea ferrata. All’inseguimento della bambina si è lanciato Lorenzo, il fratello dodicenne. A quel punto Simona Dall’Acqua ha cercato di raggiungere i figli per farli allontanare dai binari. In quel momento, però, è sopraggiunto il treno regionale.

Il macchinista ha attivato la sirena, per segnalare il pericolo, ed azionato i freni, ma non ha potuto evitare l’impatto con le tre persone che si trovavano sui binari. I bambini sono stati travolti in pieno, morendo all’istante, mentre la madre, investita in modo parziale. Il convivente della donna, originario di Brancaleone e insegnante nel Milanese, in quel momento stava parcheggiando l’auto e non si è accorto di nulla.

Il sostituto procuratore di Locri Michele Permunian, titolare dell’inchiesta, sentirà tutti i passeggeri che si trovavano a bordo del treno, al momento ancora sotto sequestro. Il pm è intenzionato ad acquisire tutti gli elementi che consentano di ricostruire la dinamica dell’incidente e ascolterà nei prossimi giorni anche il macchinista ed il capotreno del convoglio.

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