“Immaginiamo cosa vuol dire per una madre, per un padre, per una famiglia mettere il proprio figlio su una barca, da solo. Immaginiamo che cosa ci deve essere per spingere una famiglia a fare un gesto così terribile”, spiega Veronica Alfonsi, coordinatrice della sede italiana della ong Proactiva Open Arms durante il dibattito conclusivo della quarta serata della Festa Nazionale della Sinistra Italiana, che si terrà fino a domenica nell’Area Festa del Varlungo (Firenze). “I racconti delle persone che salviamo sono drammatici, ci parlano di violenze, di torture, di persone che vengono vendute. Le storie delle donne in particolare sono terribili perché sono storie di violenza, di stupro. Non è un caso che molte donne che salgono a bordo delle nostre navi sono in stato di gravidanza”

“Ci auguriamo che sia possibile un incontro con il ministro Toninelli per parlare con lui della situazione e della presunta chiusura dei porti. Vorremmo che non fossero violate convenzioni internazionali, il diritto del mare e che si possa in qualche modo tornare a collaborare con la guardia costiera italiana“, continua Alfonsi, “Il tentativo di legittimare uno stato come la Libia, che è quello che sta facendo il governo italiano in questo momento, è anche il motivo per cui vuole che le ong spariscano da quel tratto di mare. È un tentativo pericoloso che noi denunciamo: non si può finanziare, addestrare, non si può fornire ulteriori imbarcazioni a una guardia costiera libica che è poi in molti casi connivente con i trafficanti e con un governo che viola i diritti umani”.

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