La politica italiana sta investendo sull’odio nei confronti dei migranti. Non si odiano i responsabili delle situazioni di povertà e di miseria in Africa e altrove. No, si odia il più debole e il più povero. Questa è una follia totale“. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) dal fondatore di Emergency, Gino Strada, che aggiunge: “Tutto questo mi ricorda un processo incominciato circa un centinaio di anni fa. E ho paura che si ripeta. Mi riferisco al processo che porta al fascismo e al razzismo. Il fascismo è razzista per definizione. E non si basa sulla legittima paura dell’altro, ma sul rifiuto della differenza”. Gino Strada si rivolge anche al giornalista Tony Capuozzo, ospite in collegamento: “Ti conosco e so che sei una persona seria. Credo che tu ricorda il modo in cui si vive nei campi di detenzione libici. Si dorme per terra in una baracca di alluminio o cartone. Si mangia, nel caso migliore, due volte al giorno e ci si nutre con due patate bollite in un po’ di acqua. E’ giusto che la gente viva così? Chiedo se è giusto e non conveniente o politicamente corretto, perché queste sono tutte menate del cazzo della politica. Io credo che sia una ingiustizia, considerando le risorse che ci sono a disposizione”. Riguardo al business dell’accoglienza, il medico puntualizza: “Queste inchieste sono le benvenute. Cosa non funziona in queste vicende? Innanzitutto l’onestà. Ci vorrebbero più controlli da parte dello Stato, controlli di qualità e controlli sulle documentazioni dei migranti. Però bisogna anche smetterla di dare addosso alle ong in generale. Chi sbaglia deve andare in galera, non c’è dubbio. Ma devono poi anche impedirgli di mettere in piedi un’altra ong, quando esce dal carcere. Ma piantiamola con questa campagna diffamatoria nei confronti delle organizzazioni non governative e umanitarie, perché è totalmente fuori luogo ed è un boomerang terribile

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