Il Tribunale di Monza, applicando la legge sul sovraindebitamento, ha permesso alla ex titolare di una ditta individuale di ridurre il debito maturato con Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossione) del 73%, da 220mila euro a 60mila euro. L’accordo di sovraindebitamento, sulla base della normativa voluta nel 2012 dal governo Monti e poi ritoccata da quello di Enrico Letta, è stato approvato dalla stessa Agenzia delle Entrate e garantito finanziariamente dal padre della debitrice e da una associazione antiusura.

“Il risultato raggiunto – ha commentato l’avvocato che ha assistito la donna, Pasquale Lacalandra – è stato molto più conveniente anche della rottamazione delle cartelle, alla quale la signora non avrebbe potuto comunque aderire, sia per l’entità dell’importo che avrebbe dovuto pagare, sia per le modalità di pagamento da effettuarsi al massimo in cinque rate“.

Le procedure per la composizione della crisi da sovraindebitamento sono due: il piano del consumatore e l’accordo di ristrutturazione dei debiti, rivolto appunto anche a professionistiassociazionistart upimprenditori agricoli e piccoli commercianti. Accanto a queste, privati, professionisti e piccoli imprenditori possono anche scegliere una procedura di liquidazione del patrimonio, che comporta la vendita di tutti i beni del debitore.

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