Personale specializzato a supporto sia delle forze convenzionali che delle forze speciali e pronto a essere impiegato in tutti i principali teatri operativi. Sono gli uomini e le donne del 28esimo reggimento ‘Pavia‘ di Pesaro, unico ente deputato alle comunicazioni operative della Difesa e dal 2014 inserito nel Comfose, il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito. La missione del reggimento è essenzialmente quella di acquisire, mantenere e consolidare il consenso della popolazione locale nei confronti della forza militare multinazionale che opera nel teatro di intervento. E per farlo impiegano tutte le tecniche di comunicazione e i media disponibili.
Cronaca - 23 Maggio 2018
Piovono soldati, a Pisa la spettacolare esercitazione delle forze speciali dell’Esercito. In azione il 28esimo reggimento ‘Pavia’
La Playlist Cronaca
- 10:24 - **Riforme: primo sì da commissione Senato a premierato**
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Il ddl sul premierato incassa il suo primo sì in Commissione Affari Costituzionali del Senato, assegnando il mandato al relatore, il presidente Alberto Balboni, a riferire in Aula. Hanno votato sì Fdi, Fi, Lega e Autonomie, mentre il voto contrario è arrivato da Pd, M5S, Avs. Astenuta Iv. La parola passa ora alla conferenza dei capigruppo, che dovrà ora stabilire quando il testo approderà in Aula.
- 10:22 - Masinara (Amnesty): "Misure restringono spazio protesta"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il diritto di protesta deve essere rispettato, se abbiamo visto timidi passi avanti sulla giustizia climatica, abbiamo visto ricorso a misure che restringono lo spazio della protesta. Lo spazio della protesta è lo spazio in cui attivisti, movimenti, organizzazioni, possono sfidare il potere e continuare a chiedere il rispetto dei diritti umani". Lo ha detto Ilaria Masinara, responsabile dell'Ufficio campagne di Amnesty International Italia intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International.
Masinara ha fatto riferimento ad esempio al dl anti-rave e alle misure contro gli ecovandali: "C'è il ricorso a sanzioni che fanno sì che protestare sia sempre più difficile". "E abbiamo visto con preoccupazione il ricorso sempre più frequente al foglio di via", ha continuato.
- 10:20 - Bonetti (Amnesty): "2023 anno terribile per i diritti umani in tutto il mondo"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il 2023 è stato un anno terribile per i diritti umani in tutto il mondo quindi per milioni di persone". Lo ha detto Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International aggiungendo che "è un mondo in cui non ritroviamo i valori fondanti dell'umanità sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani".
Tra gli esempi, "in seguito ai terribili attacchi di Hamas del 7 ottobre, le autorità israeliane hanno risposto con incessanti attacchi su aree popolate dai civili", ha continuato aggiungendo: "Gli Stati Uniti hanno usato in maniera sfacciata il loro potere di veto nel consiglio di sicurezza dell'Onu tenendo bloccata per mesi una risoluzione sul cessate il fuoco che era indispensabile per mettere fine alle sofferenze dei civili a Gaza e inoltre continuano a fornire munizioni a Israele". Amnesty International "chiede misure urgenti per restituzioni internazionali a tutela diritti umani. In particolare chiede il rispetto dello stato di diritto da parte di tutti gli Stati e chiede che gli Stati che non lo hanno ancora fatto ratifichino la Corte penale internazionale. Il consiglio di sicurezza dell'Onu va riformato in modo che i membri permanenti non possano usare in maniera strumentale il loro potere di veto per paralizzare il consiglio quando si tratta di risoluzioni da cui dipende la posizione dei civili".
Bonetti ha sottolineato che anche i cittadini Lgbtqia+ hanno pagato "un prezzo altissimo". "In Afghanistan i talebani hanno approvato un decreto che ha reintrodotto la lapidazione per reati contro la morale - ha ricordato Bonetti - Negli Stati Uniti 15 Stati hanno impedito o fortemente limitato l'accesso all'aborto". "In Italia abbiamo avuto 97 femminicidi, 64 dei quali da parte di partner ed ex partner, i servizi e le case rifugio contro le violenze sono sottofinanziati e le donne italiane, in molte regioni, non riescono ad avere accesso all'aborto a causa dell'alto numero di obiettori di coscienza". Ancora, il "parlamento non ha adeguato alla convenzione di Istanbul la normativa sul reato di stupro".
- 10:19 - Rai: Foti, 'nessuna giustificazione per domanda religiosa a Mieli'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Filtra un’aria pesante da certe redazioni della Rai. È il caso dell’interrogatorio sulla appartenenza religiosa a cui è stata sottoposta la senatrice Ester Mieli, ospite di una trasmissione radiofonica che ha dovuto rispondere alla domanda di apertura “Lei è ebrea?”. Domande di questo tipo non possono trovare giustificazione alcuna, tantomeno in luoghi in cui il dibattito dovrebbe essere all’insegna della tolleranza, a partire dagli atenei italiani trasformati troppe volte in luogo di scontri e aggressioni per mano di movimenti antagonisti le cui posizioni spesso coincidono con quelle di un antisemitismo strisciante. Violenze che vengono puntualmente ignorate, se non addirittura giustificate, dai parlamentari delle opposizioni". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
"Ci auguriamo che i responsabili della trasmissione e il conduttore interessato si scusino immediatamente per una domanda che porta indietro le lancette del tempo, ai periodi più oscuri della storia fatti di pogrom e persecuzioni verso le minoranze religiose. Ma davvero le premesse di un’intervista possono essere quelle dell’appartenenza religiosa? Se qualcuno lo avesse chiesto ad un interlocutore di fede musulmana quanti processi a porte aperte avrebbero già celebrato le sinistre?", conclude l'esponente di Fdi.
- 10:17 - Università: Marti (Lega), 'ok comitato ristretto a testo base, stop a numero chiuso Medicina'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Verso lo stop al numero chiuso nelle facoltà di Medicina. “Esprimo molta soddisfazione per l’adozione, da parte del comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in commissione Istruzione al Senato. È stato un lavoro intenso che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche. L'odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più". Così in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama.
Si tratta, rivendica Marti, di "un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente, non più una roulette russa: affidiamo al governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.
- 10:16 - Noury (Amnesty): "In 2023 passi indietro, scempio sistema protezione"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il 2023 è stato un anno da un lato di passi indietro e dall'altro di una visione di passi avanti che, in entrambi i casi, non ci piacciono. I passi indietro sono lo scempio di quel sistema di protezione dei diritti umani nato nel secondo dopoguerra, basato su dichiarazioni, trattati e convenzioni con l'obiettivo di proteggere i civili". E' quanto ha affermato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, nella conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International. "I conflitti di questi anni ci dicono che i civili sono vittime di stragi, di massacri, di crimini di guerra impuniti - ha sottolineato - Non si ha scrupolo nel combattere le guerre in modo quasi novecentesco. Se da un lato le regole sono crollate, dall'altro dove servirebbero regole nuove, non ce ne sono. Mi riferisco a questo futuro distopico basato su sorveglianza di massa, algoritmi, intelligenza artificiale senza regole".
"La guerra russa all'Ucraina e il conflitto in Medio Oriente sono al centro dell'attenzione diplomatica e dell’informazione ma ci sono altri conflitti che la stessa attenzione non hanno ricevuto", puntando i riflettori sulla situazione i "Myanmar" e in "Sudan". ha sorttolineato.
"In un anno elettorale come il 2024 non ci si rende conto che piattaforme, algoritmi, intelligenza artificiale possono anche condizionare i risultati elettorali. Non siamo pronti e siamo in grande ritardo. Rischiamo di avere un futuro dominato dalle macchine" ha aggiunto Noury. "Chiediamo su questo regole globali: è stato importante che il parlamento europeo per la prima volta abbia detto qualcosa sul tema, lo ha detto in maniera insufficiente ma ha posto il problema e questo è importante: occorrono regole".
"Il progresso fuori controllo e le tecnologie, come l'Ia generativa, sono più che mai messe, nel 2023, a servizio dell'odio e della discriminazione", ha osservato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, aggiungendo che "i governi stanno implementando la videosorveglianza di massa". "In un mondo sempre più insicuro e un anno in cui si svolgono le elezioni in tanti Paesi la mancanza di una regolamentazione dell'Ia ci preoccupa parecchio", ha sottolineato.
- 10:14 - Governo: al via cabina regia su Piano Mattei
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Ha preso il via, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, la seconda riunione della Cabina di regia del Piano Mattei per l’Africa, presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Alla riunione partecipano, oltre ai ministeri coinvolti e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, i rappresentanti delle diverse agenzie e società dello Stato e delle imprese a partecipazione pubblica, dell’università, della ricerca, del terzo settore e di aziende private che si occupano di cooperazione e sviluppo.