Chi stipula un mutuo per costruire o ristrutturare la prima casa ha diritto a delle detrazioni fiscali sull’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche). Immobiliare.it ha creato una breve guida per capire di quali agevolazioni si tratta e che tipo di requisiti servono.

L’abitazione oggetto di costruzione o ristrutturazione deve essere la prima casa: il contribuente e i suoi familiari devono quindi viverci abitualmente. Se il mutuo viene stipulato nei sei mesi precedenti all’inizio dei lavori o nei 18 mesi successivi, il contribuente potrà detrarre dall’Irpef gli interessi passivi e i relativi oneri accessori pagati sul mutuo stesso. La detrazione è uguale al 19% degli interessi pagati e l’importo massimo (da indicare nella dichiarazione annuale dei redditi) su cui calcolarla è di 2.582,25 euro.

Per ottenere l’agevolazione, che è cumulabile con la detrazione del 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione, è necessario che il contribuente che ha aperto il mutuo sia anche il proprietario dell’abitazione o che comunque vanti su di essa un diritto reale come usufrutto e comodato. La casa dovrà poi essere adibita ad abitazione principale entro sei mesi dal termine dei lavori. Viene invece a mancare il diritto alla detrazione nel caso in cui l’immobile non venga più utilizzato come abitazione principale, a meno che la variazione non dipenda da un trasferimento per motivi di lavoro.

Articolo Precedente

Lavori in casa? Niente più burocrazia per 58 interventi

next
Articolo Successivo

Il box auto non è più una priorità per gli italiani

next