Il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari procede a due velocità. Se alla Camera i lavori preparatori della riforma sono stati ultimati, il Senato deve ancora fare il primo passo. A chiederne conto a Maria Elisabetta Alberti Casellati è stato Danilo Toninelli: “Le scrivo per chiederle lumi sull’istruttoria che il gruppo del M5s vorrebbe vedere il prima possibile all’esame del consiglio di presidenza” anche alla luce del “solerte lavoro compiuto” dai questori della Camera che hanno “completato l’istruttoria per la revisione dei vitalizi, compresi i trattamenti reversibilità”, si legge nella lettera inviata alla presidente di Palazzo Madama dal capogruppo dei 5 Stelle. Che non manca di ricordare alla seconda carica dello Stato il “suo dichiarato impegno a favorire un percorso parallelo e coordinato tra i due rami del Parlamento”.

Un impegno rimasto agli atti: “Auspico che i senatori Questori avviino quanto prima, assieme ai colleghi della Camera, l’annunciata istruttoria congiunta sul tema dei vitalizi”, annunciava solennemente l’11 aprile la Casellati, raccogliendo l’invito che il presidente della Camera Roberto Fico aveva rivolto ai questori: consultazioni tra i due rami del Parlamento per valutare una proposta di disciplina uniforme in materia di vitalizi. Il momento pareva propizio: la trattativa con il versante leghista del centrodestra procedeva e la presidente eletta in quota Forza Italia era chiamata a favorire il dialogo persino su uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del Movimento 5 stelle.

Poi però le cose erano andate diversamente. Il 26 aprile all’ufficio di Presidenza di Montecitorio era arrivata “nei tempi stabiliti l’istruttoria predisposta dal Collegio dei questori”, annunciava Fico su Facebook, sottolineando che il documento “rappresenta il primo passo verso il superamento dei vitalizi ed evidenzia la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti sul tema. Su questo siamo già al lavoro”.

Ed è proprio dal lavoro svolto dagli uffici della Camera che Toninelli propone di ripartire, auspicando che “si possa lavorare a partire dai criteri metodologici assunti dall’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, vista anche la proficua collaborazione avviata tra il presidente Roberto Fico e il presidente dell’Inps Tito Boeri (i due si sono visti per una quarantina di minuti giovedì a Montecitorio, dopo il primo faccia a faccia avuto sul tema il 18 aprile, ndr), in modo da recuperare il tanto invocato allineamento tra le due Camere e dare una pronta risposta ai cittadini su un tema molto sentito dall’opinione pubblica”, ha detto il capogruppo pentastellato.

Che poi ha usato toni più forti in un’intervista a Radio 105: “Sembra che l’istruttoria dei questori stia concludendosi in maniera scandalosa – ha detto Toninelli – sembra che ci siano profili di incostituzionalità sull’abolizione. In Parlamento vige l’autodichia e loro stanno dicendo che è costituzionale un privilegio e incostituzionale abolirlo”.

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