Anniversario con polemiche a Primavalle, dove lunedì mattina sono stati ricordati i 45 anni dell’incendio del quartiere di Roma in cui persero la vita i fratelli Mattei, Virgilio e Stefano, figli di un segretario di sezione del Movimento Sociale italiano morti il 16 aprile 1973 nel rogo della loro abitazione. Per quella strage, passata alla storia come il Rogo di Primavalle, furono condannati a 18 anni di reclusione tre militanti di Potere Operaio, Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo.

All’inizio della commemorazione, sul luogo dell’attentato sono arrivati l’ex Nar Luigi Ciavardini, condannato in via definitiva come esecutore della strage alla stazione di Bologna e Guido Zappavigna, già capo ultras della Roma e vicino agli ambienti dell’estrema destra. Con loro anche Gianni Alemanno. Un gruppetto, quello guidato dall’ex sindaco di Roma, che non è piaciuto a Giampaolo Mattei, fratello delle due vittime Virgilio e Stefano, che si è dissociato dalla cerimonia e ha invitato gli studenti, coinvolti dalla sua associazione, ad allontanarsi dal luogo dove è poi stata deposta la corona a firma Roma Capitale e Regione Lazio.

“Dopo cinque anni di percorso fatto con Alemanno per evitare strumentalizzazioni, oggi succede questo”, ha dichiarato Giampaolo Mattei, che si è detto “offeso per quanto accaduto e per aver visto che Roma Capitale e la Regione Lazio hanno deposto la corona non con l’associazione Fratelli Mattei ma con questi ‘personaggi’. Un ex sindaco che si presenta con me qui per cinque anni consecutivi, tranne lo scorso anno, e oggi con dei personaggi veramente lontani dal mio modo di fare, è stata la cosa più vergognosa è più bassa che un essere umano potesse fare. Tradire la fiducia, far finta di non capire, buttare la palla dall’altra parte dicendomi: ‘non fare polemica, non alzare i toni’. Questi sono i signori che sono stati portati al potere e hanno distrutto l’italia con queste motivazioni”, ha poi spiegato Mattei. In serata, scrive Repubblica, è arrivata la spiegazione di Antonella Mattei, sorella di Giampaolo: “Li ho invitati io, sia Zappavigna, che fu sempre vicino alla nostra famiglia, sia Ciavardini con la moglie. Io e mio fratello non la pensiamo allo stesso modo, ognuno ha la sua associazione”.

La celebrazione con gli allievi della scuola Alberti e del Liceo Vittoria Colonna è proseguita in un secondo momento, al termine della deposizione della corona con i rappresentanti istituzionali: il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, l’assessore all’urbanistica della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, il senatore Maurizio Gasparri e la consigliera regionale Chiara Colosimo.

Articolo Precedente

Buche a Roma, il Comune ammette: il ‘piano Marshall’ annunciato dalla Raggi non esiste, sono soldi già in bilancio

next
Articolo Successivo

Vallanzasca, chiesta libertà condizionata. Dal carcere: “Profondamente cambiato”. Ma il pg: “Non c’è ravvedimento”

next