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Catalogna, ex capo dei Mossos a processo per sedizione e organizzazione criminale

Con Josep Lluis Trapero sono stati rinviati a giudizio l'ex direttore dei Mossos Pere Soler e l’ex segretario generale agli interni della Generalità Cesar Puig. In una causa separata 15 leader catalani fra cui l’ex presidente Carles Puigdemont sono incriminati per ribellione dal Tribunale Supremo
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Dopo l’arresto di Carles Puigdemont in Germania arrivano nuovi passi giudiziari nell’inchiesta generata dal referendum per l’indipendenza della Catalogna. L’ex capo della polizia catalana dei Mossos, Josep Lluis Trapero, è stato incriminato per sedizione e organizzazione criminale e rinviato a giudizio a Madrid. Con Trapero sono stati rinviati a giudizio l’ex direttore dei Mossos Pere Soler e l’ex segretario generale agli interni della Generalità Cesar Puig. In una causa separata 15 leader catalani fra cui l’ex presidente Carles Puigdemont sono incriminati per ribellione dal Tribunale Supremo. Intanto il leader indipendentista catalano Jordi Sanchez in carcere preventivo a Madrid ha accettato questa mattina di ricandidarsi alla presidenza della Generalità su proposta del presidente deposto che si è dichiarato ‘a disposizione’ del suo gruppo, JxCat.  L’ultimo candidato, Jordi Turull, arrestato fra il primo e il secondo turno dell’elezione nel Parlament, e tuttora in detenzione preventiva a Madrid, ha annunciato di avere rinunciato “provvisoriamente” alla propria candidatura.

Puigdemont, detenuto in Germania dal 25 marzo, si è macchiato di “alto tradimento” e va consegnato a Madrid secondo la procura dello Schleswig-Holstein, in Germania. La procura tedesca, come previsto, si è allineata sulle tesi accusatorie di quella spagnola e del tribunale supremo di Madrid. Ora la parola passa all’alta corte dello Schleswig-Holstein, che entro due mesi deve decidere se concedere o meno l’estradizione. Puidgemont è accusato da Madrid di ribellione e malversazione di fondi pubblici, per avere portato avanti pacificamente il progetto politico dell’indipendenza e rischia 30 anni di carcere. Secondo la legge spagnola, come quella tedesca per l’alto tradimento, però il reato di ribellione comporta una ‘sollevazione violenta’. Che in Catalogna non c’è stata.

L’avvocato tedesco, Wolfgang Schomburg, ex giudice del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia, ha avvertito che farà ricorso alla Corte costituzionale se non sarà liberato. La corte del Land dovrebbe pronunciarsi nel giro di pochi giorni sulla richiesta di scarcerazione. Sul merito della richiesta di estradizione tutto sembra ancora aperto. Il noto penalista tedesco Kai Ambos ha detto all’emittente catalana Tv3 di ritenere difficile che l’estradizione sia concessa per l’accusa di ribellione, ma possibile lo sia solo per la presunta malversazione, cioè per aver usato fondi pubblici per il referendum del 1 ottobre.

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