Sono due coltelli da cucina le probabili armi del delitto utilizzate da Alessandro Turati, 28 anni, per uccidere la nonna Paola Parravicini di 88 anni e la madre Marina Cesena, 58 anni, per poi togliersi la vita. Questa la prima ricostruzione di quanto avvenuto nella tarda serata di ieri a Paina di Giussano, in provincia di Monza e Brianza. I carabinieri hanno lavorato tutta la notte per ricostruire la possibile dinamica dei fatti. La vita problematica dell’uomo di 28 anni è ora al vaglio degli inquirenti, così come la situazione relazionale ed economica della famiglia.

A dare l’allarme – sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri – un vicino che non riusciva a mettersi in contatto con la famiglia. L’appartamento non presentava segni di scassinamento a porte e finestre. Secondo i primi accertamenti svolti dal medico legale, tutte e tre le vittime sarebbero morte per dissanguamento, dovuto a profonde ferite da arma da taglio alla gola. Per risalire all’esatta causa del decesso sarà comunque necessaria l’autopsia. I carabinieri raccoglieranno nelle prossime ore tutte le testimonianze utili a ricostruire la tragedia, a partire dai vicini di casa che potrebbero aver sentito qualcosa o essere a conoscenza di precedenti liti in famiglia, fino ad arrivare a familiari e amici di tutte e tre le vittime.

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