Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cacciato il segretario di Stato Rex Tillerson: al suo posto ha nominato il direttore della Cia, Mike Pompeo. L’annuncio è arrivato via Twitter: “Farà un fantastico lavoro”, ha scritto Trump di Pompeo, aggiungendo anche un messaggio di ringraziamento per il segretario di Stato uscente: “Grazie a te Tillerson per il tuo servizio”. “Auguri a tutti”, ha concluso il Presidente. Il tycoon ha fatto sapere che a sostituire il repubblicano italoamericano alla guida della Cia sarà Gina Haspel, l’attuale vice direttore, che diventa così la prima donna in assoluto a dirigere la Central Intelligence Agency.

Una decisione che il presidente Usa ha preso “da solo” e, grazie alla quale, aggiunge, “ora Tillerson sarà molto più contento”. Trump – riporta il Washington Post – ha chiesto a Tillerson di farsi da parte venerdì scorso, costringendo il segretario di Stato ad accorciare il suo viaggio in Africa. Il licenziamento di Rex Tillerson era nell’aria già da mesi per il cattivo rapporto tra lui e Donald Trump ed è arrivato poche ore dopo che il capo della diplomazia Usa si era schierato a fianco di Londra, concordando con le conclusioni di Theresa May che la Russia è “molto probabilmente responsabile” dell’avvelenamento dell’ex spia russa e della figlia. “Concordiamo – aveva detto il segretario di Stato – sul fatto che i responsabili, sia quelli che hanno commesso il crimine sia quelli che l’hanno ordinato, debbano avere serie conseguenze”.

Il presidente era da tempo in contrasto con lui anche perché “troppo parte dell’establishment” e, parlando con i giornalisti, ha fatto riferimento ad “alcuni disaccordi“, in particolare sulla questione nucleare dell’Iran. Il presidente Usa ha detto poi di ritenere “questo cambio importante ora che sono in corso i preparativi per l’incontro con il leader della Corea del Nord Kim Jong-un e le trattative per le modifiche del Nafta”, l’accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Canada e Messico. Nonostante questo però, il sottosegretario di Stato americano, Steve Goldstein, ha replicato a Trump con una serie di tweet, nei quali ha spiegato che Tillerson “non ha parlato con il presidente stamattina ed è ignaro del motivo“. Goldstein ha fatto sapere anche che “il segretario aveva tutte le intenzioni di rimanere al suo posto per i progressi importanti fatti nella sicurezza nazionale”.

Dal canto suo invece, il direttore uscente della Cia Mike Pompeo si è detto “profondamente grato al presidente Trump per avergli consentito di svolgere l’incarico di direttore dell’agenzia di intelligence e per l’opportunità di servire come segretario di Stato”. “La sua leadership – ha dichiarato Pompeo – ha reso l’America più sicura e non vedo l’ora di rappresentarla”. Ora si dice pronto a lavorare per far sì “che la nostra nazione sia per sempre sicura, forte ed orgogliosa e potente e libera”.

Ma, secondo i media americani, Tillerson non sarebbe il solo ad esser stato cacciato dalla Casa Bianca in questi giorni. Citando due alti dirigenti dell’ amministrazione, il Wall Street Journal riferisce infatti che anche John McEntee, assistente personale del presidente, è stato licenziato lunedì. Una terza fonte della Casa Bianca ha fatto sapere che è stato rimosso dal suo incarico per una non meglio specificata questione di sicurezza. McEntee era uno dei collaboratori di più lunga data del tycoon, con cui aveva lavorato sin dai primi giorni della campagna presidenziale.

CHI È GINA HASPEL – A 62 anni, Haspel lavora dal 1985 alla Cia, dove nel febbraio 2017 era stata nominata da Donald Trump vice direttore, prima donna ufficiale di carriera ad occupare tale posizione. Nel 2002 è stata oggetto di critiche per la sua gestione di una prigione segreta della Cia in Thailandia, dove i sospetti membri di Al Qaida furono sottoposti a torture e interrogatori con metodi non autorizzati, come il waterboarding. Una prassi a causa della quale nel 2013 si vide negare la conferma a vice direttore ad interim del National Clandestine Service e che spinse alcuni senatori della commissione intelligence del Senato a chiedere a Trump di riconsiderare la sua nomina di Haspel a numero due della Cia. Nel giugno 2017 il centro europeo per i diritti umani e costituzionali chiese un ordine di arresto nei suoi confronti proprio per le accuse di aver supervisionato le torture dei sospetti terroristi.

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