“Musulmana”, “Vai a fare la tr…. nel tuo Paese”, “Via dalla Lombardia, giù le mani dalla nostra regione”. L’hanno ricoperta di insulti volgari, tanto da costringerla a spiegare che lei, Jessita Mc Kinney, candidata alle regionali in Lombardia con Giorgio Gori, è italiana.

È nata in provincia di Brescia sessant’anni fa, ma ora per colpa degli insulti ricevuti dice di aver vissuto “nel 2018 quello che provava mio padre, afroamericano, negli Stati Uniti negli Anni Trenta e Quaranta”.

Inserita nella lista Obiettivo Lombardia per le autonomie a sostegno del candidato di centrosinistra, Mc Kinney ha pubblicato un post sui social con il suo ‘santino’ elettorale e tra i commenti si leggono insulti a sfondo razzista. La candidata ha così sintetizzato la sua amarezza: “Viva la libertà d’espressione – ha scritto – ma qui si supera il livello di decenza. Mi presento perché pare che non mi conosciate, né abbiate letto le mie origini che mi pare aver capito odiate“.

Quindi ha spiegato: “Sono nata a Desenzano del Garda (Brescia per chi non lo sapesse, Lombardia) nel 1958. Giuro che in 60 anni un’asfaltata del genere non l’ho mai ricevuta. Vi ringrazio di farmi vivere nel 2018 quello che provava mio padre (Afroamericano) negli Stati Uniti negli anni ’30 e ’40”.

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