Le indagini avevano puntato su chi le era stato accanto nella vita e chi lo era tuttora. I carabinieri hanno inviduato i presunti responsabili della morte di una donna marocchina uccisa e fatta a pezzi. Il convivente di Khadija Bencheikh, 46 anni, un albanese di 51 anni, e il nipote 27enne di questi, suo connazionale, sono stati fermati. I resi della vittima erano stati trovati il 30 dicembre in un uliveto a Valeggio sul Mincio (Verona).

In manette Agim Ajdinaj, che conviveva a Verona con la donna, e di Lisand Ruzhdija, uno studente. I due fermi, firmati dal pm, sono stati notificati ieri sera ai due uomini dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verona e della Compagnia di Peschiera. Aidinaj è accusato di aver ucciso e fatto a pezzi, probabilmente con una sega, il corpo della compagna, il nipote di aver partecipato alla distruzione del cadavere e di aver poi trasportato nella campagna di Valeggio.

Articolo Precedente

Ancona, bambino di 5 anni ucciso dal padre. Aggressione forse dopo un capriccio

next
Articolo Successivo

Trieste, gioielliere ucciso: arrestata una donna. Forse punito per uno “sgarro”

next