“Sullo Ius soli serve ora il coraggio di mettere la fiducia? Io penso di sì. E’ una scelta da prendere in considerazione”. Un nuovo segnale sulla legge che riforma la cittadinanza per gli stranieri è arrivato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Che intervistato dal videoforum di Repubblica.it, ha detto: “E’ una legge di civiltà che va approvata. Anche se è una legge che non ha un consenso maggioritario, ma è legge per dare cittadinanza a chi di fatto è già italiano”. L’ipotesi di affrontare il voto al Senato, l’unico mancante per l’approvazione definitiva, blindando il provvedimento, era già stata avanzata nei giorni scorsi dal segretario Pd Matteo Renzi. Ora anche il ministro ha dichiarato che l’eventualità è sul tavolo.

Quando ormai la legislatura è agli sgoccioli, ci sono due provvedimenti che attendono in coda (con poche speranza) di essere affrontati: quello sullo Ius soli appunto, e quello sul fine vita. Su entrambi l’ex dem Pier Luigi Bersani si è detto pessimista: “Non so”, ha detto durante un congresso organizzato dall’Università di Padova, “se arriveremo all’approvazione della legge sul ‘fine vita’ o sullo Ius soli. Purtroppo in questa tempesta di fine legislatura ha prevalso il tatticismo politico, cominciando dalla legge elettorale e da una finanziaria di continuità. Inoltre una legge da sola non ci arriva, qui c’è un grande fatto culturale, bisogna combattere la rimozione del problema, nella nostra testa prima di tutto”.

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