Il 70% della popolazione digitale sviluppa qualche problema visivo. Lo ricordano, in occasione della giornata mondiale del 12 ottobre, gli esperti degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia, che hanno stilato le cinque regole per la prevenzione.

“Ogni schermo – spiega Idor De Simone, specialista degli Istituti – è posto ad una diversa angolazione, costringendo ad una continua variazione della messa a fuoco a cui il nostro sistema visivo, formatosi durante il lungo processo evoluzionistico, non è ancora abituato. Infatti il 30% della popolazione ‘digitale’ sviluppa un difetto visivo, prevalentemente miopia. Il 70% soffre di disturbi visivi come la difficoltà di messa a fuoco e di lettura, la secchezza oculare, il mal di testa”.

La prima regola riguarda la postura, con lo schermo che deve stare a 70 centimetri dall’occhio, e la tastiera su un piano inclinato di 20 gradi. Dopo due ore al pc conviene inoltre un break, purché lo sguardo non si sposti immediatamente sullo smartphone. È importante, sottolinea l’esperto, una corretta illuminazione. “La luce deve essere diffusa ed uniforme in tutta la stanza. Attenzione poi alla luce blu degli schermi dei dispositivi che, col tempo, può danneggiare la retina”. Per usi continuativi sono utili lenti con trattamenti antiriflesso.

Infine bisogna allenare l’occhio. “Un esercizio – sottolinea De Simone, che il 12 terrà una lezione a Pavia di igiene visiva – dura pochi minuti: si copre alternativamente un occhio, per metà del tempo, e poi l’altro, osservando l’avvicinamento lento alla punta del naso di una penna che poi allontaniamo. Dopo una settimana si può passare a ripeterlo utilizzando entrambi gli occhi. L’obiettivo è riuscire ad avvicinare l’oggetto almeno a 10 centimetri dal naso“.

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