Matteo Renzi non sarà a Sarzana per presentare il libro “Avanti” al Festival della Mente il primo week end di settembre. Lo ha annunciato il sindaco dem Alessio Cavarra, dopo le critiche del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore Giacomo Giampedrone che hanno minacciato di togliere il patrocinio alla manifestazione del Comune e di Fondazione Carispezia. “La decisione di revocare il patrocinio al Festival è incredibile e senza precedenti – commenta Cavarra – a maggior ragione pensando che l’evento in cui abbiamo invitato il segretario del Partito democratico è fuori dal programma del festival”. “Se Renzi vuole presentare il suo libro a Sarzana liberissimo di farlo e anche benvenuto – aveva scritto sui social il governatore Toti – ma non a spese del contribuente ligure e dei fondi di una fondazione che meglio potrebbero essere utilizzati. E non in una manifestazione pubblica che è di tutti, non più solo dei dirigenti del Pd”.

Era stato invece Giampedrone, assessore nella giunta di centrodestra, a proporre il ritiro del patrocinio e del logo della Regione Liguria: “Mi sembra il minimo che si possa fare”, aveva dichiarato.  In occasione del Festival, giunto alla quattordicesima edizione e in programma nella cittadina spezzina il primo week end di settembre, Renzi doveva presentare il suo libro sabato 2 settembre. L’iniziativa era inserita nel programma del fuoriFestival e promossa proprio dal sindaco Cavarra: “Siamo lieti di ospitare l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi – si legge negli inviti inviati dal primo cittadino – sarà l’occasione per affiancare all’approfondimento del Festival anche temi di stretta attualità”. Lo stesso primo cittadino dice che, dopo aver consultato il segretario Pd, ha deciso di rimandare la presentazione a una occasione diversa. “Rimane l’amarezza per la figura della Regione: a chi fa paura la presentazione di un libro o le idee in esso contenuto? C’è da chiedersi se Toti consideri coerente con il pensiero liberale la scelta di censura annunciata dal suo assessore”, conclude Cavarra.

“L’epoca della doppia morale è finita”, aveva detto Toti rivolgendosi a tutto il Pd, reo di aver fatto le pulci alla Regione sullo show itinerante di Paolo Del Debbio e sui costi di “iniziative di marketing territoriale”. Il governatore ha puntato il dito anche contro l’impiego di ragazzi dell’alternanza scuola lavoro alla festa dell’Unità di Genova. “Cari amici del Pd, smettete di considerare la Liguria e l’Italia come una cosa vostra. Gli elettori hanno già più volte decretato che non è così”. “I dem hanno come al solito le idee un po’ confuse e invertono la logica delle cose: mandano gli studenti a lavorare alla festa di partito anziché in un serio progetto professionale e culturale di alternanza scuola-lavoro. E mandano il segretario di partito a un festival culturale anziché a un dibattito politico”, gli ha fatto eco l’assessore regionale ligure alla Cultura, Ilaria Cavo.

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