In un’intervista a Quark rilasciata ad aprile e andata in onda tre settimane fa, la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano (Ingv) Francesca Bianco aveva detto che “la sismicità a Ischia è estremamente rara“. Specificando che lo “studio delle acque ci racconta un sistema idrotermale in assoluta calma“. Oggi, dopo la scossa di magnitudo 4.0 che che lunedì 21 agosto alle 20,57 di sera ha colpito l’isola, parla di un’area “sicuramente a rischio sismico”, “dove si è attivata una sequenza di cui non sappiamo gli sviluppi”. Intervistata dall’Ansa, Bianco aggiunge: “Sappiamo sicuramente che ci saranno delle repliche, ma non siamo in grado di fare previsioni a breve termine sull’evoluzione di questo tipo di fenomeni”. A Ischia il terremoto ha ucciso due persone, ne ha ferite 42 e ha messo in fuga 11mila tra turisti e isolani in meno di 24 ore. La scossa ha tirato giù diverse costruzioni (almeno 7 sono state rase al suolo), rendendone inagibili altre decine

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