Si è sentita male domenica mattina, mentre era ospite con la sua famiglia in una masseria di Copertino, in provincia di Lecce. Ma dopo il ricovero nell’ospedale del piccolo paese salentino, si è reso necessario il trasferimento a Bari. Lì, una bambina francese di 18 mesi è stata sottoposta agli accertamenti che hanno confermato la prima diagnosi: ha contratto la Seu, la sindrome emolitico-uremica.
Mentre i medici dell’ospedale Giovanni XXIII hanno avviato le cure con dialisi ed emotrasfusioni, stabilizzando il caso, la Asl di Lecce ha avviato le indagini per individuare eventuali altri casi. Secondo le prime ipotesi avanzate dai sanitari, la bimba potrebbe aver contratto il batterio da un formaggio fresco fatto con latte non adeguatamente pastorizzato.
A giugno, sempre in Puglia, si erano registrati altri 3 casi, uno dei quali mortale. Il direttore della Asl di Bari Vito Montanaro aveva spiegato a ilfattoquotidiano.it che il panico scatenatosi era “ingiustificato” e aveva invitato “tutti a seguire le norme igienico sanitarie sempre valide”: ovvero lavarsi le mani molto spesso, evitare il consumo di carne cruda e di latte non pastorizzato.
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