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Roaming, Tim e Vodafone sotto la lente dell’Agcom: fanno ancora pagare il traffico dati all’estero

Alcune tariffe di diversi operatori prevedono che non tutti i gigabyte dei contratti siano utilizzabili fuori dai confini nazionali. L'Autorità garante delle comunicazioni deciderà se richiamarli o archiviare il caso perché si tratta di un comportamento lecito
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L’azzeramento dei costi di chiamate e navigazione quando si viaggia all’estero è diventato realtà a fine giugno, ma non per tutti. Diversi operatori italiani – tra i quali ci sono anche Tim e Vodafone – continuano ad avere alcuni pacchetti a pagamento, in particolare per quanto riguarda la possibilità di sfruttare i gigabyte a disposizione per saltare da un sito all’altro o utilizzare un’app.

Il roaming zero, quindi, resta un miraggio per migliaia di clienti e una decisione sulla possibilità o meno di continuare con queste ‘deroghe’ verrà presa nell’ultima riunione dei commissari dell’Autorità garante delle comunicazioni che si riunirà giovedì pomeriggio. Per esempio, chi ha Tim Special Medium può utilizzare gratuitamente all’estero solo due dei 4 giga a disposizione. Idem per Supergiga&Music e Internet 50 GB, utilizzabile solo “sul territorio nazionale”, come spiega il sito, e Vodafone Red, in cui giga aggiuntivo ‘regalato’ dalla compagnia quando assieme al contratto si compra anche uno smartphone. Solo all’interno dei confini italiani è utilizzabile gratuitamente anche Vodafone Pass. Alcune di queste offerte – come stabilito dalla Commissione europea – rientrano in una fascia di ‘tolleranza’ di giga escludibili.

L’Agcom dovrà stabilire se quanto deciso dalle compagnie telefoniche è lecito o meno. Nel primo caso, la documentazione prodotta dai tecnici verrà stracciata. Altrimenti l’Autorità provvederà a richiamare ufficialmente gli operatori affinché correggano il loro comportamento.

 

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