Un 15enne è stato ucciso a colpi di pistola a Mileto, nella provincia di Vibo Valentia. A compiere il gesto, nella tarda serata di ieri, un coetaneo della vittima, poi costituitosi ai carabinieri e subito arrestato. L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite riguardante, secondo le prime ricostruzioni, una vicenda sentimentale. L’ipotesi è che i due ragazzini potessero essersi innamorati della stessa ragazza. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, l’arma utilizzata, legalmente detenuta, sarebbe stata sottratta dal ragazzo ad uno dei nonni.

I due giovani frequentavano la stessa scuola, l’Itis Enrico Fermi di Mileto e, secondo alcuni, talvolta uscivano insieme in gruppo con altri ragazzi. L’attività investigativa mira anche ad accertare perché i due ragazzi si siano incontrati in un luogo isolato – un uliveto – e perché il quindicenne si sia presentato armato all’appuntamento.

Il padre ed i fratelli del quindicenne indagato erano già noti alla cronaca per via dell’arresto nell’operazione Stammer condotta nel gennaio scorso dalla Guardia di finanza di Catanzaro, coordinata dalla Dda, contro un narcotraffico gestito dalle cosche di ‘ndrangheta del vibonese.

Numerosi  i messaggi di dolore che i compaesani e i compagni di classe hanno lasciato sulla bacheca Facebook del ragazzo ucciso. “Non servono le solite parole per dire sarai sempre nel mio cuore ma serve dimostrarlo e dal mio cuore non uscirai più non ti dimenticherò mai. Riposa in pace amico mio”. “Non ci sono parole per descrivere tutto ciò… R.I.P. piccolo angelo” sono solo alcuni dei post dedicati all’adolescente.

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