Sono due milioni gli italiani che hanno deciso di registrare la volontà di donare gli organi. Il dato è stato diffuso dal Centro nazionale trapianti (Cnt) che certifica il numero di dichiarazioni inserite nel Sistema informativo trapianti e rilasciate dai cittadini attraverso le Asl, l’Associazione italiana per la donazione degli organi e tessuti (Aido) e i Comuni.
Sono state 1.600 amministrazioni comunali ad aver avuto “un ruolo fondamentale nell’incentivare gli italiani ad esprimersi sulla donazione e a rilasciare il proprio volere” – afferma il Cnt – attivando la procedura di registrazione della dichiarazione di volontà in occasione del rinnovo della carta di identità. Seguendo questo procedimento oltre mezzo milione di persone hanno acconsentito alla donazione dei propri organi.
In particolare, su 2 milioni di richieste il 26% è stato trasmesso dagli uffici dell’anagrafe, mentre il 66% proviene dagli atti rilasciati dall’Aido, la più importante associazione del settore che dal 1973 collabora con le istituzioni per sensibilizzare i cittadini sui temi dei trapianti e delle donazioni. E sono proprio i trapianti che in Italia nel 2016 hanno raggiunto numeri mai riscontrati prima: l’anno scorso ci sono stati 3.763 pazienti trapiantati, con un incremento di 400 operazioni rispetto al 2015, con un aumento (+13%) mai registrato prima d’ora. Solo l’8% delle adesioni registrate è stato rilasciato dalle Asl.
“Nel 21% delle amministrazioni comunali di tutta Italia è possibile fare una scelta importante quando si rinnova il documento di identità. Il nostro auspicio – afferma il direttore del Centro nazionale trapianti – è di arrivare presto ad una copertura nazionale, anche grazie all’introduzione della Carta d’identità elettronica già adottata in via sperimentale da circa 200 Comuni”. “I dati raccolti sono più che incoraggianti – commenta Alessandro Nanni Costa – e ci dicono che questo meccanismo funziona, perché mette in circolo una comunicazione costante e diretta con i cittadini. Abbiamo però margini di miglioramento notevoli soprattutto nell’incrementare il rapporto esistente tra carte d’identità emesse e dichiarazioni rese, oggi fermo al 10-15%“. La Provincia autonoma di Bolzano, l’Umbria, la Toscana e l’Emilia Romagna presentano il numero più elevato di amministrazioni comunali che hanno attivato questa procedura. Tra i Comuni con oltre 50mila abitanti e che hanno raccolto almeno 5mila dichiarazioni di volontà, Terni, Cesena e Genova sono le città con il maggior numero di consensi alla donazione (rispettivamente 98,8%, 98,5% e 96,9%).