Mentre i sondaggi le attribuiscono addirittura un testa a testa nel secondo turno delle presidenziali francesi, Marine Le Pen deve vedersela coi giudici, sempre che ci vada. Perché il giorno dopo aver perso l’ombrello dell’immunità parlamentare per la pubblicazione di “foto violente”su Twitter, alla leader del Front National è stata notificata una convocazione per la vicenda degli assistenti parlamentari di Strasburgo. I magistrati intendono procedere all’iscrizione nel registro degli gli indagati. La leader di Fn ha annunciato di non voler rispondere alla convocazione come aveva già fatto il 24 febbraio.

La candidata all’Eliseo è accusata di aver aggirato il divieto di assumere propri collaboratori al Parlamento europeo, facendo loro assegnare l’incarico da colleghi .Nell’ambito di questa inchiesta sono già stati fermati Thierry Legier e Catherine Griset, rispettivamente bodyguard e assistente parlamentare di Le Pen. I due sono sospettati di aver lavorato per il partito – e in Francia – e non a Strasburgo. L’avvocato Marcel Ceccaldi ha spiegato che la sua cliente ha inviato ai giudici una lettera con cui declina l’invito e ha citato l’immunità al Parlamento di Strasburgo, come motivo del diniego.

Anche un altro candidato alla presidenza, François Fillon, è alle prese con un’inchiesta giudiziaria sugli assistenti parlamentari: l’ex ministro è stato convocato il 15 marzo per la contestazione dei reati (uso indebito di fondi pubblici) e la comunicazione dell’iscrizione nel registro per il caso della moglie Penelope che sarebbe stata pagata per anni come assistente parlamentare del marito senza però lavorare. In questo caso l’indagine è scaturita da un’inchiesta giornalistica.

Intanto Patrick Stefanini, direttore della campagna elettorale di Fillon e artefice della sua vittoria alle primarie della destra, ha presentato le sue dimissioni “irrevocabili” dall’incarico. Un comunicato dello staff di Fillon precisa che le dimissioni saranno effettive da domenica, dopo la manifestazione di sostegno a Fillon al Trocadero. Stefanini “sarà sostituito alla direzione della campagna da Vincent Chriqui”. L’uscita di scena di Fillon potrebbe riaprire il campo per Alain Juppé che era stato sconfitto alla primarie proprio da Fillon. Ma anche nel caso di una candidatura all’ultimo minuto di Juppé all’Eliseo, il centrista del MoDem François Bayrou, “non cambia posizione”, continuerà ad appoggiare il candidato di En Marche, Emmanuel Macron, con cui si è schierato nei giorni scorsi.

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