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Viareggio e le altre stragi. “Condanne non cambiano il sistema. C’è protezione a livello politico, servono i danni punitivi” - 2/7

La sentenza sull'incidente ferroviario di quasi otto anni fa può mettere un primo punto fermo su quanto avvenuto. "Quello che verrà deciso oggi sarà la cartina al tornasole di come vengono giudicati i grandi disastri nei trasporti - spiega l'avvocato Massimiliano Gabrielli - l'unico linguaggio che parlano le aziende è quello economico"
Viareggio e le altre stragi. “Condanne non cambiano il sistema. C’è protezione a livello politico, servono i danni punitivi” - 2/7
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Moby Prince: 140 morti, nessun colpevole – Il traghetto Moby Prince partì da Livorno poco dopo le 22 del 10 aprile 1991, diretto ad Olbia. A bordo c’erano 66 passeggeri e 75 membri dell’equipaggio. Alle 22.25, avvenne la collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Il Moby perforò la cisterna 7 e il greggio fuoriuscì scatenando l’incendio. Morirono 140 persone.

agip-abruzzo

L’unico a salvarsi fu il mozzo Alessio Bertrand. Secondo la magistratura italiana, pronunciatasi con due sentenze a distanza di 13 anni, l’unico colpevole è la nebbia. Nebbia d’avvezione, per la precisione. Ma le condizioni indispensabili perché si crei – aria calda, acqua fredda – non c’erano quella sera. Secondo i periti dell’inchiesta bis, andata avanti tra il 2006 e il 2010, quella non era nebbia ma vapore provocato da un guasto all’impianto caldaie di bordo. La Procura di Livorno ignorò la tesi dei due tecnici, Giuliano Rosati e Giuseppe Borsa, chiedendo l’archiviazione. Il primo processo, invece, si era concluso nel 1997: in primo grado vennero tutti assolti, mentre in secondo grado il marittimo dell’Agip Valentino Rolla fu ritenuto colpevole, ma il reato era ormai prescritto. Nessun colpevole anche per i presunti ritardi nei soccorsi.

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