E’ stato identificato uno dei due uomini che si fecero esplodere allo Stade de France, a Parigi, il 13 novembre 2015. Secondo gli inquirenti si tratta di Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi, origini irachene, arrivato con falso passaporto siriano, proveniente da Mosul, Iraq.

Secondo quanto riporta il quotidiano Le Parisien, la famiglia del kamikaze, di circa 20 anni, venne indennizzata dallo Stato Islamico con un risarcimento di 5mila dollari americani, ma pagati in dinari iracheni, e con un gregge di pecore, subito dopo gli attacchi di Parigi in cui morirono 130 persone. Secondo gli inquirenti, i leader dell’Isis che hanno informato i genitori della perdita del figlio non avrebbero menzionato gli attentati di Parigi, ma avrebbero falsamente parlato di una missione suicida a Baghdad.

Al Sabaawi era presumibilmente entrato in Europa grazie a un documento falso rubato a un migrante siriano: il terrorista si era infatti confuso tra i profughi in arrivo sull’isola greca di Leros, il 3 ottobre del 2015. Secondo il quotidiano francese, che cita fonti dell’inchiesta, il ventenne, il più piccolo di quattro fratelli, aveva completato gli studi superiori. Il fratello maggiore, ex militare sotto il regime di Saddam Hussein durante l’invasione americana del 2003, sarebbe diventato un carpentiere, mentre il secondo è un tassista di Mosul. Gli altri due fratelli si sono uniti alle file jihadiste.

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