La drammatica vicenda dei 1666 lavoratori licenziati del gruppo di call center Almaviva di Roma, raccontata da un servizio di Nicole Di Ilio per La Gabbia Open (La7). Alcuni dipendenti licenziati rendono la loro testimonianza: “Siamo stati messi sotto ricatto. Il 75% di noi guadagna 600 euro al mese e l’azienda voleva un abbassamento del costo del lavoro del 17%, il che equivale a un guadagno di 400 euro al mese. E’ meglio morir di fame da liberi piuttosto che lavorare come schiavi“. Almaviva, che ha 13mila lavoratori e fattura 709 milioni di euro l’anno, ha come principali clienti il ministero del Lavoro, dell’Economia, dell’Interno, degli Affari Esteri, della Giustizia, dell’Istruzione, dei Beni Culturali, la Corte dei Conti, la Zecca dello Stato, Equitalia, Inps, Inail, Anac. Nel servizio, viene anche intervistata una ex dipendente cinquantenne: “Di questa tragedia una grossissima responsabilità l’ha il governo, oltre l’azienda. Trovo scandaloso quello che ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, quando è uscito da quel tavolo, affermando che non poteva far più nulla per 1666 cittadini italiani. E’ un ministro che, a mio avviso, ha fallito il suo incarico e si deve dimettere“.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez