Ora che Renzi (perché era un referendum pro e contro di lui) ha subito una debacle, c’è chi dice che se la sinistra in Italia fosse seria e compatta avrebbe la maggioranza assoluta.

Mi piacerebbe che la gente si chiedesse che cos’è questa “sinistra”. Io che sono attento all’ambiente ed ai problemi sociali, ricordo chiaramente di avere vissuto in una città (Savona) ed in una regione (la Liguria) tradizionalmente rosse. E sono testimone di cosa fosse questa sinistra. Tutti i centri nevralgici, di potere erano occupati manu militari da Pci e Psi: se non avevi la tessera non contavi nulla, alla faccia della democrazia. Il verbo era “il lavoro” ed in nome del lavoro si distrusse la terra che amavo, favorendo speculazioni edilizie, così come si favorì l’abbandono della terra per l’entrata nelle fabbriche.

Se è quella la sinistra che oggi alcuni sognano, beh, per me non è un sogno, ma un incubo.

Ed il Pd, che è la naturale evoluzione di quella sinistra? Le sue logiche sono le stesse di allora, ma verso il peggio. Per gestire il potere ha accolto al proprio interno quella che allora era la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista, il Partito Repubblicano, il Partito Socialdemocratco, il Partito Liberale. Allora era alleato dell’industria, ora che siamo nell’epoca post-industriale, esso è alleato con la grande finanza. Non è un caso che sia il partito dei pariolini a Roma e della Collina qui a Torino.

Idealmente sono anch’io di sinistra, se essere di sinistra significa essere dalla parte degli ultimi e non dei primi, se essere di sinistra significa farsi carico del mondo che ci circonda, non solo di noi umani, ma di tutto ciò che vive e pulsa, terra compresa.

Ma questa sinistra non è mai stata né mai sarà rappresentata in Parlamento: semplicemente non esiste né mai esisterà. Quindi smettiamola di discutere del nulla.

Articolo Precedente

Referendum, autoanalisi di un vincitore senza gioia

next
Articolo Successivo

M5s, Travaglio: “Voto subito? Né programma né classe dirigente credibile”

next