Seconda parte del faccia a faccia tra il deputato M5S, Alessandro Di Battista, e il giornalista Eugenio Scalfari, durante Otto e Mezzo, su La7 (qui la prima parte). Il fondatore di Repubblica rifila altre scudisciate al parlamentare: “L’affare Raggi dimostra quello che siete, ovvero un movimento che ha molti voti, con un padrone ricco come Grillo, il quale è un comico che ha creato e domina un movimento politicamente comico. Voi fate ridere. Voi siete un’astensione positiva. La gente, invece di astenersi, vota voi, che siete contemporaneamente di destra, di centro e di sinistra”. E commette un lapsus: “Del resto, la politica ha anche un risvolto comico. Non a caso uno dei politici è il disegnatore Mauro (Vauro, ndr)”. “Per me amministrare Roma è più difficile che fare il presidente del Consiglio” – replica Di Battista – “non mi sembra che a Roma sono state fatte cose nefaste, che abbiano arrecato danno ai cittadini romani. Se lei avesse usato questa stessa intransigenza contro di noi anche nei confronti di tutti coloro che non si chiamavano Berlusconi, ma che hanno preso il suo posto e hanno portato avanti le sue stesse ignobili proposte di macelleria sociale, forse il Paese sarebbe più giusto”. E sottolinea: “Io non ho nessun padrone e non c’è mai stata una volta in cui ho concordato una linea politica con Grillo. Anzi, ci sono state anche molte polemiche. Sono un amico di Grillo, ero un grande amico di Casaleggio. Ma questa storia del padrone che ci comanda, per favore, deve finire. Il cambiamento è inarrestabile. Dateci dei consigli piuttosto che affossarci

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