Multata e obbligata da alcuni poliziotti a togliersi il burkini. E’ polemica in Francia dopo che martedì sera sul sito del tabloid britannico Daily Mail sono state pubblicate alcune fotografie che mostrano quattro agenti armati della polizia municipale di Nizza che interpellano una donna di mezz’età sdraiata a riposare in spiaggia con dei leggins neri, un fazzoletto azzurro avvolto attorno al capo e una tunica dello stesso colore. Gli agenti obbligano la donna a levarsi la tunica e a rimanere in canottiera nera, in modo da far rispettare l’ordinanza anti burkini emanata dal sindaco.

Il sito, però, non precisa né la fonte né la data in cui le fotografie sono state scattate. Il municipio di Nizza, contattato dai media francesi, dice di non essere al momento in grado di confermare o smentire che il fatto sia realmente avvenuto, e si limita a dire che dall’introduzione del divieto sono state fatte una quindicina di multe a donne in burkini. Ma i dubbi sulla veridicità della scena, sollevati anche da alcuni siti di informazione, non sono bastati a calmare gli animi, in particolare nella comunità musulmana, già colpita nei giorni scorsi dal racconto di una madre di famiglia che afferma di essere stata multata a Cannes per essere andata in spiaggia con il velo sui capelli e dei leggings, ricorda l’Ansa.

“Ero seduta con la mia famiglia, portavo un velo classico, un hijab a fiori. Tre poliziotti sono venuti verso di me, dicendo che non avevo una tenuta corretta. Non ero lì per fare provocazioni, non avevo intenzione di fare il bagno”, ha raccontato alla stampa Siam, trentaquattrenne di Tolosa, che intende fare ricorso contro una sanzione che ritiene ingiustificata.
“I poliziotti le hanno detto che loro applicavano solo la legge – ha confermato alla stampa locale una testimone della scena – La cosa più triste è che delle persone le gridavano ‘torna a casa tua!’, altri applaudivano. E nel frattempo sua figlia piangeva”.

La norma che proibisce di indossare la tunica da bagno integrale è stata fortemente voluta dal premier francese Manuel Valls e nei giorni scorsi ha scatenato dure polemiche, non solo in Francia, ma in tutta Europa. L’ultimo caso avvenuto a Nizza ha riacceso lo scontro sul web tra i favorevoli e i contrari alla norma. Il giornalista David Thompson, esperto di estremismo islamico, spiega che le fotografie fanno il gioco degli jihadisti. “I simpatizzanti jihadisti sembrano sorpresi che la polizia municipale di Nizza faccia il lavoro di propaganda al posto loro. Per loro è una manna. La narrativa jihadista afferma da anni che è impossibile per i musulmani vivere dignitosamente in Francia”, afferma Thompson.

In questo clima di tensione, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha accettato di ricevere con urgenza i rappresentanti del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm). “Le ordinanze vanno applicate in modo proporzionato”, e non devono “portare a stigmatizzazioni o antagonismi dei francesi gli uni contro gli altri”, ha commentato Cazeneuve al termine del colloquio, annunciando una più ampia riunione in materia con rappresentanti islamici e ricercatori per lunedì prossimo.

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