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Si può andare in vacanza, oggi, senza lasciarne testimonianza nella nostra vita social? Un tempo si tornava a settembre abbronzati e questa era la prova che si erano “fatte le vacanze da qualche parte”. Oggi ci si geolocalizza, si fotografa il tramonto (“guarda che tramonto”), si filtra il paesaggio con instagram (“#nofilters”, come se a me me ne fregasse qualcosa), e si commenta il gelato che si sta mangiando (“Questa è vita! #Gelato #Icecream”). Sono stato via un mese, abbastanza isolato, senza internet. Il telefono giusto per sentire mia madre, un uso molto sporadico e antipatizzante di Whatsapp con le sue dannate doppie spunte blu. Le news più impattanti mi arrivavano da qualche tv al mattino, in qualche bar sperduto, ed erano un rumore di fondo a cui seguiva un commento tipo “eh, che ci vuoi fare?” e poi niente più.

Divertente, devo dire. Io mi sono divertito. Ma voi non lo saprete mai perché non mi sono geolocalizzato.

P.s.

Questa tavola “gli effetti di…” fa parte di una serie che ho iniziato a disegnare qualche mese fa. Qui altre tavole: Bud Spencer e Gomorra

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