Un morto e sette feriti. E’ l’incredibile bilancio di due gravi incidenti che hanno coinvolto cicloamatori, avvenuti a distanza di poche ore tra venerdì 29 e sabato 30 luglio in provincia di Lodi.

Ad avere la peggio un uomo di 76 anni, Pietro Ferrari, investito e ucciso mentre stava attraversando la strada con la sua bicicletta sulle strisce ciclabili, lungo la provinciale 16 tra Arcagna e Montanaso Lombardo. L’anziano è stato preso in pieno da un automobilista lodigiano di 36 anni alla guida di una Mercedes Classe A. L’investitore è risultato negativo agli esami tossicologici e ora i Carabinieri di Lodi stanno cercando di accertare le sue responsabilità. La salma si trova ora all’ospedale di Lodi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Tutti salvi, ma sono rimasti feriti in sette, i trenta ciclisti travolti da un automobilista che è piombato su di loro lungo la provinciale 27, a Camairago, per poi fuggire senza fermarsi, anzi accelerando per far perdere le proprie tracce. Nove persone sono state portate al pronto soccorso, il più grave di loro, un giovane di Casalpusterlengo, ha riportato un trauma cranico e alla schiena ed è stato trasferito in eliambulanza in un ospedale milanese. 

L’incidente è avvenuto sabato 30 poco dopo le 15. I ciclisti facevano parte di una comitiva di appassionati delle due ruote che ogni sabato organizzano passeggiate collettive. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto l’auto, una Lancia Y10 vecchio modello di colore azzurro, procedere a zigzag appena prima di travolgere i cicloamatori. Nell’impatto la vettura ha perso dei pezzi, tra cui parte del paraurti e uno specchietto retrovisore, che sono stati recuperati dai carabinieri di Codogno. Le forze dell’ordine stanno cercando in queste ore di risalire all’identità dell’automobilista pirata.

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