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Ballottaggi 2016, anche in Brasile si parla della vittoria di Virginia Raggi

Ballottaggi 2016, anche in Brasile si parla della vittoria di Virginia Raggi
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La notizia del successo del M5s fa il giro del mondo e, naturalmente, arriva anche in Brasile. Il portale Globo spiega che il successo della Raggi è storico in primo luogo poiché per la prima volta una donna è a capo di Roma. In seguito sottolinea come il M5s, fondato dall’umorista Beppe Grillo, si sia attestato fin dal 2013 come la seconda forza politica in Italia. Spiega come il punto di forza della campagna della Raggi sia stato la denuncia della corruzione e la ricerca di una nuova etica. Ma spiega anche come questi volti nuovi abbiano poca esperienza, tanto è vero che la Raggi non ha ancora fornito un programma molto preciso né una compagine di collaboratori troppo nutrita. Ricorda inoltre che la Raggi è stata attaccata per via della vicenda con l’Asl di Civitavecchia.

Accenna anche al fatto che il Pd ha dovuto incassare la sconfitta e all’assenza di Renzi, in questo momento in Russia, ma anche di Grillo, Berlusconi (in ospedale) e Salvini. Eccetera. Insomma tutte cose che sappiamo e riportate con equilibrio. Da rilevare i commenti dei lettori, anche in Brasile, spesso poco pertinenti. I più popolari in assoluto si possono sintetizzare così: “gata, gostosinha e delicinha, pra ser bonita assim só pode ser de direita. Se fosse de esquerda seria gorda e feia”. Una gattina gustosa e deliziosa, che per essere così carina deve per forza essere di destra, se fosse di sinistra sarebbe brutta e grassa. Però. Interessante notare come l’attenzione del brasiliano medio sia attratta da dettagli che di politico non hanno proprio nulla. Sarà per questo che movimenti politici alternativi qui nemmeno se li sognano? Qui il cambiamento, se così si può chiamare, è avvenuto grazie a una sorta di golpe politico-giudiziario che ha tolto di mezzo la “gorda” nazionale senza tanti complimenti.

Addirittura qui ci sono giovani attivisti politici provenienti dalla Spagna e alcuni paesi dell’America Latina che stanno cercando di importare in Brasile il movimento spagnolo “Podemos”. Per fare bella figura, con un cero successo direi, i paesi europei basta che si confrontino con quelli del Sudamerica, da poco ex terzo mondo. Nel frattempo qui tutti incrociano le dita affinché alle Olimpiadi fili tutto liscio. Al di là di quanto paventato da alcuni media italiani è ovvio che si dovranno fare per forza. Andrà tutto bene vedrete. Unica remora che hanno gli organizzatori è la seguente. Se una passerella per pedoni e biciclette, che si protende spettacolare sull’Oceano Atlantico, è crollata ammazzando delle persone a causa di un’onda anomala, come avranno costruito le strutture che dovranno ospitare i giochi? Ricordo che anche quando venne in visita il Papa dovettero dirottare l’incontro plenario a Copacabana poiché le strutture costruite per l’occasione stavano affondando. Nessuno si era accorto che erano state costruite su una palude. Forse è tempo che i brasiliani lascino perdere “Gate e gorde” e di come le cose sembrano e comincino a occuparsi di più dei contenuti e di come le cose stanno. Speriamo.

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