“Parliamoci molto chiaramente. Sarebbe un mondo quello dell’informazione ben strano se si intervistassero solo i casi virtuosi, le persone perbene, quelle che non hanno nulla da nascondere o da rivelare. Ma qui la questione è un’altra: l’intervista al figlio di Riina viene effettuata soltanto perché il figlio di Riina ha un libro in uscita, questo si chiama in un altro modo, non è giornalismo-verità“. Così il direttore Enrico Mentana, durante la conduzione del Tg del La7, ha commentato l’intervista di Salvo Riina, figlio del boss con un libro in uscita, nel salotto di Porta a Porta. “Secondo noi, tutto ci sta dentro la televisione, tutto ci può passare, perché – ha concluso Mentana  – poi la scelta è quella del telespettatore che semplicemente cambia canale. Il problema è quando succede con i soldi che vengono imposti sotto forma di canone

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