Fusioni di grandi gruppi editoriali dettate da ragioni economiche ma non senza rischi per la democrazia e la pluralità delle voci. Su questo ne sono convinti sia Ferruccio De Bortoli che Peter Gomez. “La crisi dell’editoria c’è – spiega l’ex direttore del Corriere della Sera – ma questo non deve far diminuire il pluralismo e il confronto delle voci”. Per il direttore de ilfattoquotidiano.it “meno voci ci sono, meno libertà c’è di essere informati. Giornali e case editrici in difficoltà si uniscono ma diventano più potenti e dicono di meno”. Per questo motivo il Fatto ha avviato un nuovo progetto,”Paper first“: una collana di libri, diretta da Marco Lillo, che pubblicherà dieci libri all’anno: inchiesta ma anche costume e cultura. Si parte con “Il potere dei segreti” scritto dallo stesso Lillo. Il progetto è stato lanciato domenica 3 aprile al Book Pride di Milano, la fiera dell’editoria indipendente

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