Quindici grammi di “materiale esplosivo granulare” hanno fatto scattare l’allarme bomba all’aeroporto di Cuneo Levaldigi. E’ stato un addetto alle pulizie a trovarli. Erano avvolti in un fazzoletto nascosto dietro la vasca di un servizio igienico nei bagni. Poco prima delle 20 dell’11 gennaio l’uomo ha fatto scattare le procedure di emergenza. Sul posto sono intervenuti polizia, vigili del fuoco e artificieri che intorno a mezzanotte hanno fatto brillare l’involucro in aperta campagna.

Gli investigatori escludono che si trattasse di una bomba, ma di un detonatore privo però di innesco e di miccia: un piccolo ordigno che serve per l’innesco. Non c’era infatti nessun bullone all’interno. Adesso la polizia di frontiera sta passando al setaccio le immagini della videosorveglianza per tracciare l’identikit della persona che ha lasciato l’involucro all’interno di uno dei bagni dello scalo. L’area in cui è stato trovato era nella cosiddetta ‘landside’, quella cioè aperta al pubblico e non ai soli viaggiatori. Le indagini sulla possibile destinazione e sulla composizione dell’esplosivo sono condotte nel più stretto riserbo. Al momento vengono seguite tutte le piste. Una delle ipotesi è che l’ esplosivo, una quantità equivalente ad un grosso petardo, sia stato lasciato da qualcuno prima di salire in aereo. Non si esclude neppure che sia stato messo nel bagno perché qualcun’altro lo prendesse.

Martedì si è tenuto un vertice in Questura a Cuneo. Gli investigatori stanno analizzando gli elementi a disposizione per capire se ci siano collegamenti con l’allarme bomba, rivelatosi falso, scattato domenica sera (10 gennaio) all’aeroporto di Torino Caselle. Allo scalo di Cuneo Levaldigi non ci sono stati ritardi o cancellazioni perché in quelle ore non erano previsti né arrivi né partenze. Anche questa mattina i voli sono ripresi regolarmente dallo scalo.

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